Compra un vecchio mobile online e trova buoni postali per 190mila euro. L’appello: “Cerco i proprietari”

  • Postato il 7 agosto 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Quello che sembrava un semplice intervento di pulizia si è trasformato in una vicenda quasi da romanzo per Mauro Benzoni, residente a Crema. L’uomo, circa un anno fa, aveva acquistato un vecchio mobile in legno tramite un annuncio online, pubblicato da un venditore della provincia di Pavia. Solo di recente, durante un restauro fai da te, Benzoni ha notato qualcosa di insolito: un doppio fondo perfettamente nascosto all’interno del mobile. Curioso, ha deciso di aprirlo, trovandosi di fronte a un vero e proprio tesoro dimenticato. All’interno c’erano 18 buoni postali fruttiferi, emessi tra il 1992 e il 1994, per un valore nominale di 18 milioni di lire. Al cambio attuale, il valore stimato si aggira intorno ai 190mila euro.

I buoni risultano ancora validi, ma sono nominali e intestati a due persone: Carlo e Francesca De Martino. Per incassarli, la legge prevede che possano farlo solo i diretti beneficiari o i loro eredi. È per questo che Benzoni ha deciso di non trattenere i titoli, ma di avviare tutte le procedure per restituirli ai legittimi proprietari.

L’appello agli eredi dei De Martino

Secondo quanto riportato nei buoni postali, Carlo e Francesca De Martino, nati rispettivamente nel 1907 e nel 1911, sarebbero ormai deceduti. Tuttavia, tra i documenti trovati nel mobile, compaiono anche i nomi di possibili eredi o cointestatari con facoltà di rimborso. Questi ultimi risiederebbero in diverse aree della Lombardia, ma potrebbero non essere a conoscenza dell’esistenza di quei titoli di valore.

Per cercare di rintracciarli, Mauro Benzoni ha lanciato un appello tramite il Corriere della Sera: “Chiunque pensi di essere erede dei De Martino si metta in contatto con i carabinieri della stazione di Lodi”. Le forze dell’ordine, infatti, sono state informate ufficialmente del ritrovamento e hanno preso in custodia i buoni postali, in attesa che qualcuno si presenti per rivendicarne legittimamente la proprietà.

Un gesto civico e una possibile ricompensa

Dopo la scoperta, Benzoni si è rivolto a uno studio legale e ha sporto denuncia ai carabinieri, consegnando loro fisicamente i titoli. Il venditore del mobile, contattato più volte, risulta ormai irrintracciabile. Inizialmente, Benzoni aveva sottovalutato il ritrovamento, tanto da pensare di gettare quei vecchi fogli, credendoli senza valore. Solo dopo una verifica più approfondita ha compreso l’importanza del materiale scoperto.

Pur essendoci un risvolto economico – la legge italiana prevede che chi trova un bene smarrito e lo restituisce abbia diritto al 10% del valore, pari in questo caso a circa 19 mila euro – Benzoni sottolinea di essere stato mosso principalmente dal senso civico: “Voglio solo che quei soldi vadano a chi spettano davvero”.

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Autore
Blitz

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