24 Ore di Le Mans, tutto pronto per la gara. Cadillac in prima fila, la Ferrari spera
- Postato il 13 giugno 2025
- Fatti A Motore
- Di Il Fatto Quotidiano
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Le Cadillac che non ti aspetti o che, forse, si sono nascoste. Le macchine del costruttore americano sviluppate su un telaio Dallara occupano le posizioni di rincalzo nella classifica del World Endurance Championship, ma hanno dominato la hyperpole della 24h di Le Mans: mai prima d’ora avevano brillato a questo modo. Addirittura due in prima fila: il miglior crono è stato quello contabilizzato dallo specialista dei giri veloci, il britannico Alex Lynn al volante della vettura numero 12, in 3:23.166 (quasi 332 orari di velocità massima), che si è tenuto alle spalle il neozelandese Earl Bamber (3:23.333) con la 38.
Solo altri tre bolidi sono rimasti sotto il muro dei tre minuti e 24 secondi: due Porsche (terzo e quinto tempo) e una Bmw (quarto risultato). La prima e attesa Ferrari, quella con Antonio Fuoco nell’abitacolo, il vincitore della passata edizione, compare in settima posizione. Nella Top 10 ci sono anche un terza Cadillac, una seconda Bmw, una Alpine (nona con il francese Frédéric Makowiecki) e una Toyota (decima con Sébastien Buemi).
La gara di endurance più famosa e dura al mondo scatta sabato alle 16 nella solita spettacolare cornice del circuito de La Sarthe (poco più di 13,6 chilometri di lunghezza) accompagnata dalla generosa partecipazione del pubblico, che dopo il Covid ha ricominciato a prendere confidenza con la prova. Gli organizzatori dell’Automobile Club de l’Ouest avevano parlato di 329.000 spettatori nel 2024, quando le frecce blu bianco rosse avevano sorvolato l’impianto, destinati ad aumentare quest’anno, con previsioni del tempo stabili e, a quanto pare, parecchio sole.
L’Italia è rappresentata da 15 piloti (tre in meno di quanto previsto inizialmente per via della rinuncia forzata di Claudio Schiavoni con la Mercedes-AMG (la casa della Stella torna così alla 24h) della scuderia emiliana Iron Lynx che ha costretto anche Matteo Cressoni e Matteo Cairoli a gettare la spugna), incluso Valentino Rossi che con il suo equipaggio ha ottenuto il terzo posto nella LMGT3. Al via della 93/a edizione ci sono undici squadre con licenza tricolore.
Le macchine iscritte sono 62, suddivise nelle classi Hypercar, quella regina, LMP2 e LMGT3. I tifosi di Maranello sognano un clamoroso tris, che l’andamento della parte iniziale del mondiale di specialità sembrerebbe essere alla portata di Ferrari, ma quest’anno i pretendenti sembrano essere più… agguerriti.
Il motorsport “azzurro” è rappresentato anche dalla multinazionale Brembo, che celebra i 50 anni Racing e che nel 2025 fornisce almeno un componente dei sistemi frenanti a tutte le auto in corsa, mentre la britannica Cosworth si ferma all’85% della griglia sul fronte della tecnologia applicata ai motori. Nella sfida per la supremazia gommata Michelin punta all’ennesimo successo perché le vetture della classe regina montano pneumatici francesi. Tutte le altre hanno Goodyear come fornitore, che si fa vedere anche grazie al dirigibile che “naviga” sopra la zona a circa 300 metri di altezza.
Per quanto significativa, la griglia di partenza incide poco in una gara che dura 1.140 minuti, ognuno dei quali rischia di essere decisivo.
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