26enne scala un vulcano alto oltre 3.600 metri e precipita: si trovava insieme a 5 amici, cosa è accaduto
- Postato il 5 luglio 2025
- World News
- Di Il Fatto Quotidiano
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Julianaa Marins stava scalando il Monte Rinjani, in Indonesia, assieme a cinque amici, lo scorso 21 giugno, quando è caduta da un costone ed è stata ritrovata morta tre giorni dopo. La 26enne brasiliana è morta, come da risultati dell’autopsia, per “un’emorragia interna causata da lesioni agli organi e fratture ossee”. L’escursionista si trovava su una scogliera che costeggia un sentiero vicino al cratere del Monte Rinjani, un vulcano alto oltre 3.600 metri che si trova sull’isola indonesiana di Lombok.
La caduta è avvenuta intorno alle 6:30 del mattino, ora locale, mentre era in cammino verso la vetta: lo ha reso noto il Parco Nazionale del Gunung Rinjani. Il corpo di Marins è stato ritrovato tre giorni dopo e il 27 giugno il medico legale dell’ospedale Bali Mandara di Denpasar ha riportato i risultati dell’esame autoptico: l’agenzia di stampa Agência Brasil conferma che la 26enne è morta per un’emorragia interna dovuta a traumi agli organi e fratture ossee. Le lesioni sono state causate dal forte impatto. Il medico legale, la dottoressa Ida Bagus Putu Alit, ha inoltre dichiarato che non ci sono segni di ipotermia né di sofferenza prolungata dopo la caduta. Lo scrive O Globo. La ragazza non è caduta dentro il cratere del vulcano ma è precipitata in un costone sabbioso che ha reso molto difficile il soccorso. Secondo la famiglia di Marins “c’è stata una grave negligenza da parte della squadra di soccorso”.
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