35 anni dopo Mediterraneo e l’Oscar: Giuseppe Cederna e Vana Barba si ritrovano ad Atene

  • Postato il 7 ottobre 2025
  • Cinema
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il soldato Antonio Farina e la giovane Vassilissa sono usciti dai fotogrammi del film, premio Oscar, Mediterraneo e si sono incontrati dal vivo ad Atene 35 anni dopo. Le reunion tra l’attrice greca Vana Barba e l’attore Giuseppe Cederna è avvenuta all’Istituto di Cultura Italiana della capitale greca il 2 ottobre scorso. Lui in recital con la sua Odissea, lei a declamare i versi di Kafavis, poi l’abbraccio sincero e gli occhi lucidi tra i due oramai maturi attori.

“Eravamo dispersi, ma il Mediterraneo è rimasto. Un Dio greco, non so quale, del viaggio ci ha infine riuniti”, spiega Cederna a FQMagazine. L’attore milanese ha infatti da tempo trovato la sua isola dell’anima tra le centinaia presenti negli arcipelaghi greci e per un mese l’anno lì si trasferisce lavorando anche come cameriere in una taverna presso quella che definisce la sua famiglia. “Tanti clienti negli anni mi hanno riconosciuto e spesso mi dicevano: vuoi parlare al telefono con Vassilissa/Vana? Lei è molto popolare in Grecia, prima come modella e attrice e poi anche come politica. Quindi mi è capitato nel tempo di sentirla al telefono, ma mai ci eravamo rivisti di persona”. Le storie senza tempo del cinema immortalano il soldatino italiano che si innamora della splendida prostituta del luogo e lì lui vi rimane (nascosto) anche quando la seconda guerra mondiale finisce e i suoi commilitoni tornano forzatamente a casa. “Prima della serata ci siamo incontrati da soli in albergo. Ho visto una donna che come me mostra il tempo che passa, ma che è ancora affascinante. Ho visto una donna con cui c’è stata una storia d’amore – ricorda Cederna sottolineando la magia del cinema. “Ha parlato più lei e la prima cosa che mi ha detto è stata “ma eri un ragazzino!”.

Ci sono molte emozioni e molto affetto a legarci”. Cederna ha poi ricordato l’incredibile, inattesa, fortunata avventura del set di Mediterraneo sotto l’egida di Gabriele Salvatores: “Arrivammo lì (nell’isola di Kastellorizo ndr) pallidi e stressati dalla vita italiana, poi il vento del mare ci ha trasformato in personaggi. Eravamo tutti ragazzi senza ego, pronti a perderci in questa famiglia strettissima che è il set: una famiglia dove ti abitui a perderti ma che si rompe di continuo”. Cederna ha rammentato come la produzione volesse tagliare parecchie scene previste nel piano di lavorazione e che il gruppo di attori vi si oppose, quasi facendo sciopero: “Fu un set zen, budddista. Non vivevamo di desiderio e di esaltazione, non abbiamo mai pensato al risultato: poi alla fine il film non solo ha vinto un Oscar che mai avremmo pensato, ma è diventato un cult per diverse generazioni”.

Foto Giorgos Spanos

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Il Fatto Quotidiano

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