9 isole, zero stress: benvenuti nel paradiso delle Azzorre, in Portogallo
- Postato il 18 luglio 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Ci sono luoghi che sembrano fuori dal tempo, e poi ci sono le Azzorre. Nove isole principali che “galleggiano” in mezzo all’ Oceano Atlantico e in cui i ritmi sono lenti, il verde è più verde, il cielo cambia umore dieci volte al giorno e le nuvole sembrano far parte del paesaggio. Non è il classico arcipelago da cartolina, tanto che in zona non si viene per stare fermi su una sdraio. Chi sceglie questi lembi di terra, infatti, lo fa per camminare sopra crateri vulcanici, avvistare balene all’orizzonte e fare il bagno in piscine naturali che fumano come teiere.
São Miguel, la più grande di tutte
Iniziamo questo viaggio dall’isola più grande delle Azzorre: São Miguel. Oltre a essere la più estesa, è un vero concentrato di natura selvaggia e paesaggi che restano dentro. Tra crateri vulcanici trasformati in laghi, piantagioni di tè uniche in Europa, sorgenti termali naturali e scogliere battute dal vento, qui c’è un vero mondo a parte da scoprire.
Ne è un esempio il belvedere di Sete Cidades, con i suoi due laghi gemelli incastonati in un enorme cratere vulcanico, dove consigliamo di andare all’alba o dopo un temporale, in modo da coglierne davvero l’anima. Ma la verità è che, oltre ai luoghi più famosi, esistono diversi spot autentici in grado di emozionare.
È il caso di Furnas, dove si può assistere al “cozido”, cotto sotto terra con il calore naturale del vulcano, una tradizione locale che si respira soprattutto la domenica mattina prima che arrivino i turisti. Le piscine termali, come quella del Parque Terra Nostra o la più intima Poça da Dona Beija, sono il modo migliore per rilassarsi immersi nella giungla, mentre alla Gorreana si può assaggiare il tè europeo più atlantico che c’è, bevendolo con vista mare (ops, oceano!).
Se piace il mare, Ribeira Grande è perfetta per il surf, mentre da Ponta Delgada partono escursioni per vedere balene e delfini (qui non sono uno spettacolo da brochure, perché si incontrano davvero). Ma per vivere al top São Miguel è consigliato indossare sempre un costume, perché nel territorio è possibile fare il bagno in piscine naturali che sorgono in posti improbabili.
Di fronte alla costa, tra le altre cose, c’è’isolotto di Vila Franca do Campo, un piccolo anello vulcanico che sembra disegnato a mano: un cratere sommerso che ha creato una piscina naturale turchese, protetta dall’oceano aperto e circondata da scogliere verdi. È una delle gemme più amate (e fotografate) delle Azzorre, soprattutto d’estate, quando ci si può arrivare in barca con pochi minuti di traversata. Ma attenzione: l’accesso è limitato a poche centinaia di persone al giorno per proteggerne l’ecosistema.
São Miguel è un’isola estrema e accogliente, dove in poche ore si cambia panorama: si può fare canyoning al mattino, mangiare un pasto cotto nel cratere a pranzo e rilassarsi in una pozza calda la sera.

Santa Maria, con spiagge di sabbia chiara
Straordinaria è anche Santa Maria, la più meridionale e solare delle Azzorre, famosa per le sue spiagge di sabbia dorata che sembrano più quelle del Mediterraneo che dell’Atlantico. Da queste parti il ritmo è lento, senza troppa folla, e lo sguardo si posa su scogliere a picco sul mare, dolci colline verdi e tranquille baie dove rilassarsi.
Molto affascinante, per esempio, è la Baia di São Lourenço, un angolo remoto in cui la natura è ancora intatta e le acque cristalline invitano a fare snorkeling o semplicemente a lasciarsi cullare dal mare. Santa Maria è anche la terra del “Moro,” un dolce tipico portoghese da assaggiare nei piccoli caffè di Vila do Porto, il suo capoluogo, dove la gente conserva un’atmosfera autentica e accogliente.
Gli amanti del trekking troveranno sentieri panoramici poco battuti, come quello che porta alla Fonte da Areia, una sorgente naturale nascosta nel verde. E se si è appassionati di surf, si possono cavalcare onde più miti ma perfette per ogni livello, soprattutto nella baia di Praia Formosa.
Il modo più indicato per esplorare l’isola è noleggiando una bicicletta o uno scooter, magari portandosi dietro una buona macchina fotografica perché i tramonti sulla costa sud sono uno spettacolo da non perdere.
Terceira, isola accogliente
Un’altra affascinate isola delle Azzorre è Terceira, in grado di accogliere con un mix unico di storia, festa e paesaggi spettacolari. È probabilmente l’isola dell’arcipelago in cui la tradizione portoghese si fa sentire in maniera più profonda, soprattutto a Angra do Heroísmo, patrimonio UNESCO, con le sue strade acciottolate, palazzi colorati e chiese antiche che raccontano storie di marinai e scoperte.
Terceira però è anche l’isola delle grotte vulcaniche come Algar do Carvão, un cratere visitabile che conduce nelle viscere della Terra, e dei paesaggi verdi e ondulati ideali per trekking e ciclismo. Se desiderate un po’ di mare, Praia da Vitória mette a disposizione spiagge sabbiose e acque tranquille.
Vale la pena, inoltre, assaggiare “Alcatra,” un piatto di carne cotta lentamente in pentole di terracotta, accompagnato da vini locali che raccontano i sapori dell’Atlantico. In più, concedetevi del tempo per esplorare i piccoli villaggi meno turistici come Serreta o Biscoitos, in cui poter assaggiare vini prodotti in vigneti antichissimi e nuotare nelle piscine naturali formate dalla lava.
Pico, con la vetta più alta del Portogallo
Pico è l’isola che parla di forza e natura selvaggia, dominata dal suo gigante silenzioso, il Monte Pico, la vetta più alta del Portogallo. Scalare questo vulcano è un’esperienza che entra dentro: l’aria rarefatta, i paesaggi lunari e la vista a 360 gradi sull’Atlantico fanno capire perché è il simbolo dell’arcipelago.
Ma non è di certo tutto, perché qui si coltiva uno dei vini più unici d’Europa, grazie ai vigneti patrimonio UNESCO che si arrampicano su terreni lavici neri, protetti dal vento da muretti a secco. Per questo motivo, una visita alle cantine locali è d’obbligo.
Gli amanti del mare troveranno il paradiso con le piscine naturali di lava nera e, soprattutto, con le escursioni per avvistare balene: Pico è considerata una delle capitali mondiali del whale watching, e la vicinanza degli avvistamenti è incredibile, tanto da poter vedere i cetacei da vicino, non solo da lontano.
Da non perdere anche il piccolo villaggio di Lajes do Pico, ricco di storia marinaresca e un’atmosfera autentica, e le grotte di Gruta das Torres, un complesso di tunnel lavici tra i più estesi del nostro Vecchio Continente. Alcuni piccoli consigli che siamo sicuri che apprezzerete:
- Portare sempre una giacca a vento: il tempo cambia davvero in fretta:
- Noleggiare una bici: è il modo più indicato per esplorare le coste frastagliate;
- Assaggiare il “caldeirada,”: uno stufato di pesce locale che racconta il legame profondo con il mare.
Faial, dai paesaggi lunari
Poi ancora Faial, l’isola da non perdere se si vuole sperimentare un mix di vivacità e natura autentica. Qui c’è un porto cosmopolita che racconta storie di navigatori, velisti e avventurieri da tutto il mondo e la sua capitale, Horta, è famosa per il marina, un punto di sosta strategico nell’Atlantico, dove ogni angolo è decorato da murales colorati lasciati dai viaggiatori di passaggio.
Una sosta da fare assolutamente è quella al vulcano Capelinhos, che ha trasformato il paesaggio nel 1957 con una spettacolare eruzione che ha creato nuova terra, ancora selvaggia e affascinante, il top per escursioni che sembrano viaggi su un altro pianeta. Faial è anche un paradiso per gli amanti del mare: snorkeling, immersioni e whale watching sono esperienze di livello mondiale, con acque limpide e ricche di vita marina.
Vale la pena anche ammirare il tramonto dal Monte da Guia, un belvedere che regala panorami mozzafiato sull’isola e sull’oceano.
São Jorge, il top per gli amanti del trekking
Gli amanti del trekking devono correre a scoprire São Jorge, perché qui la natura domina senza compromessi e i paesaggi sono un susseguirsi di scogliere vertiginose, pendii coperti di verde intenso e pittoreschi villaggi di pescatori. Camminando tra la natura si può raggiungere la famosa “Fajã da Caldeira de Santo Cristo”, un luogo remoto dove si coltiva una delle migliori varietà di vongole al mondo e si assapora un’atmosfera sospesa nel tempo.
São Jorge è nota anche per i suoi formaggi, prodotti artigianalmente in piccole fattorie, che raccontano la tradizione pastorale dell’isola con sapori decisi e unici. È anche la terra delle “fajãs”, pianure costiere create da frane e lava, che si rivelano dei veri e propri microcosmi, con climi particolari che permettono coltivazioni insolite per l’Atlantico.
Da queste parti, inoltre, il surf è una sfida su onde potenti e poco affollate, mentre chi preferisce la tranquillità può tuffarsi nelle piscine naturali scavate nella roccia, ottimali per rinfrescarsi dopo una camminata.
Graciosa, dalle atmosfere tranquille
Un’altra meravigliosa isola delle Azzorre (spoiler: lo dice pure il nome) è Graciosa, che si distingue per le sue atmosfere tranquille e gli scorci autentici, dove il tempo sembra scorrere con calma e ogni angolo racconta storie di tradizioni antiche e vita semplice. Tra dolci colline semeraldo e coste irregolari, ci sono sue grotte vulcaniche come la Furna do Enxofre, un’enorme cavità sotterranea con un lago sulfureo che regala un’esperienza quasi mistica.
Graciosa è celebre anche per i suoi mulini a vento, simboli di un passato agricolo che si percepisce ancora nell’aria e per le saline naturali, dove il sale viene raccolto secondo metodi tradizionali. Molto interessante è la festa della Vaca das Cordas, una tradizione unica in cui le mucche vengono decorate e portate in processione, un momento di festa e cultura popolare davvero singolare.
Flores, isola scenografica
Meravigliosa e scenografica è Flores, poiché qui la natura si esprime in tutta la sua forza e bellezza incontaminata. L’isola è puntellata di cascate imponenti, pozzanghere naturali e laghi vulcanici come quelli di Funda e Comprida e una vegetazione lussureggiante che sembra uscita da un film fantasy.
Famosa per essere uno degli angoli più piovosi d’Europa, è proprio grazie a queste intemperie costanti che possiede un paesaggio di un verde intenso e aria fresca che rigenera corpo e mente. Non a caso, qui è ancora viva la tradizione dei “rosais”, le tipiche aiuole di rose coltivate con cura dalle famiglie, un piccolo segreto di colore che rende ogni villaggio unico.
Da visitare assolutamente è il belvedere di Santa Cruz, con i suoi panorami emozionanti sul mare e sulle scogliere a picco, perfetto all’alba o al tramonto per chi ama la fotografia. Flores è anche il paradiso degli amanti del trekking, grazie alla presenza di sentieri che si snodano tra la natura selvaggia, grotte nascoste e vecchi mulini abbandonati.
Inoltre, quando la corrente lo permette, vale la pena fare un tuffo nelle piscine naturali di Poço do Bacalhau, dove l’acqua fresca rimette al mondo.
Corvo, piccola e remoto
Infine Corvo, la più piccola e remota delle Azzorre, una sorta di puntino verde nel blu dell’Atlantico. Con un solo villaggio, Vila do Corvo, abitato da circa 400 persone, l’isola è un rifugio autentico per chi cerca silenzio, natura e vita lenta.
Nonostante le sue minuti dimensioni, anche qui c’è un’esperienza imperdibile: salire fino al Caldeirão, l’enorme cratere vulcanico che occupa il cuore dell’isola. Il visitatore si trova al cospetto di un paesaggio surreale, tra laghetti, mucche al pascolo e nebbie improvvise che rendono tutto mistico.
Non c’è bisogno di grandi itinerari, perché a Corvo si cammina, si respira, si osserva. E poi sembra uno di quei luoghi dove si vive ancora con semplicità, in quanto le persone sono accoglienti e genuine, salutano per strada e magari raccontano storie di balene e tempeste, mentre si sorseggia un bicchiere di vino locale in uno dei pochi caffè.
Corvo non ha monumenti o attrazioni urlate, ma la sua forza è nell’autenticità, nella natura intatta e in un senso profondo di pace che qui, davvero, si sente sotto pelle.