A Gaza è tensione fra Hamas e Israele, odio secolare, a Napoli è Boccia contro Sangiuliano: dall’amore all’odio
- Postato il 15 ottobre 2025
- Politica
- Di Blitz
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Chi è contro la pace a Gaza alzi la mano! Ufficialmente di braccia levate in cielo non se ne vedranno, ma in realtà non sono pochi coloro che questa tregua (per carità non chiamiamola pace) non l’hanno digerita.
Sui giornali cari ad una certa classe politica si insinuano dubbi, perplessità, si è quasi sicuri che si tornerà al passato: allo strepitare delle armi, ai bombardamenti, alle incursioni che vedranmo morire molti civili, bambini, donne, vecchi.
Nei talk show si invitano spesso questi osservatori che osservano solo quel che piace a loro. Addirittura, c’è chi nella partita di calcio tra Italia e Israele commenta al microfono: “Eliminiamoli almeno sul campo questi signori”:
A Udine guerriglia per Gaza

Tutto ciò mentre per le strade di Udine (città dove si svolge il match), la guerriglia impazza, gli scontri con le forze dell’ordine si susseguono al grido di “Palestina libera e Netanyahu boia”. Ignorano questi individui (eufemismo) che a Sharm El Sheik è stato firmato un accordo, che la guerra non c’è più, che si sta studiando la fase due per riportare la tranquillità in Medio Oriente e, perchè no? nel mondo.
Naturalmente, i più spietati dei terroristi di Hamas cercano in tutti i modi di far degenerare la situazione tardando di ridare alle famiglie di Tel Aviv quei corpi senza vita sui quali piangere. Si risponde interrompendo la carovana degli aiuti alimentari e il patto ha un brevissimo stop su cui i media pessimisti si lanciano senza andare alla ricerca di una spiegazione.
Domanda: Perché tanta acredine nei confronti di un armistizio che non dovrebbe avere nemici? È chiaro che ad una certa parte politica del nostro Paese, il cessate il fuoco è andato di traverso: così, non si può continuare ad aggredire a parole Donald Trump, non si può più scrivere che la carneficina continua, o che la morte e la distruzione nella Striscia si è fermata.
Una inutile crociera
Quali commenti potranno fare quei parlamentari che,saliti su una barca, hanno voluto fare una inutile crociera verso un territorio che non potevano mai raggiungere? Dove sono andate a finire le scorte che avrebbero dovuto dare sollievo a quella povera gente che con la guerra non aveva niente a che fare?
Per il momento, il viaggio pubblicitario è finito e chi era sulle navi in cerca di notorietà dovrà rientrare nei ranghi e magari scomparire agli occhi di chi legge o vede la tv.
“L’accordo è già in bilico”, scrive qualcuno. Non c’è dubbio che in questa fase si dovrà usare molta prudenza ed usare un linguaggio più politicamente corretto. Ma da qui a dire che si sta facendo una precipitosa marcia indietro ce ne passa.
Allora per quale ragione si innesta una polemica che farà molto male al nostro Paese il quale ha invece un estremo bisogno di una unità di intenti?
L’ideologia al di sopra di qualsiasi problema, ecco il motivo per cui l’Italia segna il passo e non progredisce come dovrebbe.
Le grandi questioni internazionali passano in secondo piano, sono le beghe interne ad avere la meglio. Le elezioni regionali sono sempre al centro di ogni discussione e di ogni polemica. Il centro sinistra ha trionfato nella Toscana rossa, a Elly Schlein è tornato il sorriso perchè il “suo” campo largo ha dato un grande ceffone alla destra.
“Uniti si vince”, continua a ripetere con l’orgoglio di chi difende una propria idea. Dunque, si dovrebbe essere lieti e gioire per il successo. Al contrario, le beghe non si placano perchè oggi è Giuseppe Conte ad avere i nervi a fior di pelle. I 5Stelle hanno naufragato, non sono arrivati nemmeno al fatidico cinque per cento, la soglia dello sbarramento.
Quindi, qualcosa non va nell’intesa di sinistra. Il leader dei pentastellati non può rimanere con le mani in mano dinanzi a questo tracollo. Si va alla ricerca di qualche novità e l’occasione propizia si potrà’ avere con le elezioni che si terranno a novembre in Campania.
Il candidato scelto dal duo Conte-Schlein è l’ex presidente della Camera Roberto Fico, un grillino della prima ora. Che cosa si potrebbe inventare l’avvocato del popolo? Formare un asse con Vincenzo De Luca avvelenato con la segretaria di via del Nazareno per averlo escluso dalla corsa per diventare governatore. Don Vincenzo e i suoi molti fedelissimi potrebbero dare la loro preferenza proprio a Fico, riducendo i dem ai minimi termini.
I veri problemi sono questi, non quelli che turbano l’accordo di Sharm El Sheik.
È lì che bisogna guardare per la tranquillità di milioni di persone. Trovare, come scrivono molti commentatori, una pace anche con quei palestinesi che hanno subìto per anni il terrore di Hamas. Coinvolgerli, creare una forza in cui dovranno essere presenti per evitare il ritorno al passato.
No, in Italia c’è dell’altro a cui pensare: ad esempio alla sfacciataggine con cui Maria Rosaria Boccia vorrebbe presentarsi al voto della Campania. Da una parte lei, dall’altra Gennaro Sangiuliano. L’ennesimo duello, una vergogna, povera Italia!
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