A Milano occupata la piscina Argelati “contro il caro vita e la privatizzazione del patrimonio pubblico”

  • Postato il 21 luglio 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il movimento Assemblea di lotta per la casa ha occupato domenica 20 luglio la piscina Argelati in via Segantini, in zona ticinese a Milano. A spiegare le ragioni della protesta un volantino in cui si lamenta “un contesto in cui a causa del caro vita e dei processi di riqualificazione” che “espelle dalla città le fasce più povere della popolazione” portando alla “svendita e privatizzazione del patrimonio pubblico“, elencando poi altre strutture pubbliche del quartiere che di recente hanno rischiato la chiusura, tra cui il nido di Via Gola 23 e la scuola materna di via Gentilino. Le rivendicazioni dei manifestanti continuano parlando della situazione abitativa: “Intanto negli edifici popolari ci sono lavori iniziati 20 anni fa e mai finiti, ponteggi abbandonati da 10 anni a reggere balconi pericolanti. Gli abitanti, regolari e non, di fronte a questa mala gestione si sono rimboccati le maniche riparando portoni, cortili, tetti, pulendo cortili, solai, e cantine, contrastando il degrado e l’incuria di Aler – si legge ancora – Nonostante le varie proposte, tra cui la Sanatoria delle occupazioni (che ha anche due precedenti storici di attuazione nel 1986 e nel 1992), la situazione di precarietà di molte persone e famiglie continua a essere trascurata“, aggiungendo che “sono esplicite le intenzioni di svendere il patrimonio pubblico e andare verso la privatizzazione totale dell’edilizia”.

Omar Praticò, consigliere e coordinatore FdI del Municipio 6, ha risposto alle ragioni degli occupanti. “Mi fa strano vedere questa situazione all’indomani delle situazioni che hanno coinvolto l’attuale Giunta milanese e il sindaco Sala – dichiara come si legge su MilanoToday -, soprattutto rimango basito anche di scoprire che all’interno della piscina Argelati chiusa da anni vi sia ancora la corrente elettrica e altre utenze. Perché il comune nonché il municipio non ha provveduto a inibire le utenze e mettere in sicurezza l’area visto e considerato che il rischio di intrusione era alto?”. Praticò ha aggiunto che presenterà una mozione con la richiesta di messa in sicurezza della piscina per evitarne future occupazioni, e ha voluto sottolineare che l’accaduto dimostrerebbe che “le periferie sono state totalmente abbandonate da questa Giunta lasciandole nel degrado e abbandono.”.

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Il Fatto Quotidiano

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