A Pitti Uomo 108 anche interessanti sfilate che anticipano le mode maschili

  • Postato il 21 giugno 2025
  • Moda
  • Di Artribune
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Si è tenuto a Firenze l’appuntamento chiave del menswear internazionale, il Pitti Immagine Uomo, edizione numero 108, con una formula che ancora una volta ha saputo fondere visione commerciale e tensione creativa. In un panorama socio-culturale che chiede alla moda di essere riflessiva, fluida e sensibile al paesaggio umano e naturale, i designer hanno risposto dal 17 al 20 giugno 2025 con progetti densi di stratificazioni simboliche. Tra oltre settecento marchi esposti in fiera, iniziative delle scuole di moda e mostre, a non passare inosservati, in questa edizione, sono stati: il Guest of Honor Homme Plissé Issey Miyake e i Guest Designer Children of the Discordance, Niccolò Pasqualetti e Post Archive Faction (PAF).

Homme Plissé Issey Miyake a Pitti Uomo 2025
Homme Plissé Issey Miyake a Pitti Uomo 2025

Pitti Uomo 2025: Homme Plissé Issey Miyake

All’interno della suggestiva Villa Medicea della Petraia, il brand giapponese Homme Plissé Issey Miyake ha aperto Pitti Uomo in qualità di Ospite d’Onore con la collezione Amid Impasto of Horizons, un omaggio visivo e materico all’Italia. Ogni capo sembra nato da una pittura en plein air: la tavolozza cromatica si ispira ai paesaggi italiani e alla loro luce, mentre le forme citano tanto il workwear degli artisti quanto l’eleganza sartoriale; attraverso anche l’incredibile rivisitazione della celebre tecnologia di plissettatura. La linea, con le sue tasche funzionali, trasforma l’atto del dipingere in abito quotidiano.
Il progetto si sviluppa anche in una mostra immersiva all’interno della villa, firmata da Misawa Design Institute, che rivela l’intero processo creativo e la filosofia di una maison che ha fatto della plissettatura un’arte e dell’osservazione del reale il proprio punto di partenza. Tra i pezzi più sorprendenti, la sacca porta-abiti che si trasforma in capo da indossare, e le calzature Cioccolato, con forma ibrida tra rigore e ironia; un tributo alla metamorfosi continua del quotidiano.

Niccolò Pasqualetti a Pitti Uomo 2025
Niccolò Pasqualetti a Pitti Uomo 2025

Pitti Uomo 2025: Niccolò Pasqualetti

Lontano da nostalgie e definizioni rigide, la collezione primavera/estate 2026 di Niccolò Pasqualetti si muove tra uniformi militari, workwear, sartorialità e trasparenze sensuali. Ogni look appare come il risultato di un collage, dove i materiali si incontrano per intuizione più che per gerarchia: seta, lino, denim raw, camoscio laser-cut effetto camouflage. I capi si torcono, si sovrappongono e si trasformano, come identità in mutamento. Niente è ciò che sembra: i pantaloni si aprono agli stinchi, shorts che si svasano come gonne attraverso zip, costumi da bagno che spuntano da pantaloni sartoriali. Il tutto, completato da accessori e gioielli modulari, che non appaiono come semplice ornamento ma come parte integrante nella visione estetica raccontata dal designer. In un tempo dove vestirsi è un atto sociale e personale, Pasqualetti propone una moda che accoglie le contraddizioni e le sfumature della realtà, che sceglie l’espressione al conformismo, offrendo la possibilità di essere molte persone insieme, senza rinunciare a nessuna.

PAF a Pitti Uomo 2025
PAF a Pitti Uomo 2025

Pitti Uomo 2025: Post Archive Faction (PAF)

Vagare, muoversi senza una direzione apparente, senza una meta, senza una ricerca di qualcosa o di sé: questo è il concetto che esplora il brand Post Archive Faction con la collezione Drifters. La sfilata si trasforma in installazione vivente, un tableau in lento movimento: i modelli sembrano emergere dal mare, coperti di sabbia, camminando senza fretta verso la terra. I capi sono morbidi, destrutturati, fini e vissuti: sembrano scolpiti dal vento o modellati dalla salsedine. Non esiste finalità, solo esistenza. I look si rifanno al daywear e al tailoring con camicie dal colletto sfrangiato e giacche confezionate con materiali tecnici idrorepellenti. In questa narrazione rarefatta, PAF abbandona le logiche del sistema moda tradizionale e propone una visione alternativa, dove il vestire è un atto naturale e i capi nascono da un’attenzione verso il soddisfare le necessità dell’essere umano.

Erika del Prete

L’articolo "A Pitti Uomo 108 anche interessanti sfilate che anticipano le mode maschili" è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

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