A Vibo Marina serve un piano di emergenza estivo
- Postato il 14 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
A Vibo Marina serve un piano di emergenza estivo
Dopo il malore in mare di una donna, a Vibo Marina si riaccende il dibattito su sicurezza e viabilità: serve un piano di emergenza estivo.
VIBO VALENTIA – Poteva trasformarsi in tragedia il malore che ieri pomeriggio ha colpito Maria P., residente a Vibo, mentre nuotava nelle acque antistanti il Lido La Rada, a Vibo Marina. A salvarle la vita è stata una fortunata catena di eventi: la nipote, accortasi subito della situazione, ha dato l’allarme; due vigili del fuoco fuori servizio l’hanno raggiunta e riportata a riva; due infermieri e un poliziotto, anch’essi fuori servizio, le hanno praticato i primi soccorsi. Un intervento tempestivo e decisivo, in attesa dell’arrivo dei mezzi di emergenza.
AMBULANZE ASSENTI, ELISOCORSO IN DIFFICOLTÀ
La parte negativa della vicenda riguarda invece le condizioni in cui si è svolto il soccorso. In quel momento, nessuna ambulanza era disponibile in zona. L’elisoccorso, allertato subito, ha incontrato enormi difficoltà a trovare un punto di atterraggio idoneo. Il piazzale della Capitaneria di Porto – normalmente previsto come area di atterraggio – era occupato da un palco per le feste patronali; lo spazio vicino allo stabilimento La Playa, originariamente concepito come punto per l’elisoccorso, è stato trasformato in parcheggio dalla passata amministrazione. Restava solo il campo sportivo “Marzano”, lontano dal luogo dell’incidente.
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Il pilota ha tentato un atterraggio spettacolare direttamente sulla spiaggia del Lido La Rada, toccando terra per pochi secondi prima di rinunciare per ragioni di sicurezza. Alla fine, l’elicottero è atterrato nel parcheggio del lido, a ridosso dei depositi costieri, in un’area tutt’altro che ideale. “Siamo in piena stagione estiva e i luoghi strategici per il soccorso non sono disponibili – denuncia un residente – questo è un rischio che non possiamo permetterci”.
ESTATE E VIABILITÀ A VIBO: UN PROBLEMA NOTO SERVE UN PIANO DI EMERGENZA ESTIVO
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza a Vibo Marina nei mesi estivi. Durante l’estate, la popolazione della frazione costiera cresce fino a quattro volte, e il traffico veicolare congestionato rallenta inevitabilmente la tempestività dei soccorsi. “Se non ci fossero stati quegli infermieri – commenta un testimone sui social – oggi forse parleremmo di un decesso.” Una riflessione amara, che porta molti cittadini a chiedere un piano di emergenza aggiornato, con aree di atterraggio libere e accessi rapidi per i mezzi di soccorso. “Il traffico qui è un muro – racconta un altro bagnante – e quando serve correre, ogni minuto perso pesa come un macigno”.
UN CAMPANELLO D’ALLARME
La domanda che circola tra i cittadini è sempre la stessa: cosa sarebbe accaduto senza quella combinazione di soccorritori fuori servizio? “La verità – è il pensiero comune – è che oggi a Vibo Marina ci affidiamo alla fortuna. Ma la fortuna non è un piano di emergenza”. La vicenda di Maria P. si è conclusa nel migliore dei modi grazie a prontezza, competenza e un pizzico di fortuna. Ma il “combinato disposto” di ostacoli – traffico, aree inagibili, assenza di ambulanze – potrebbe infatti rivelarsi fatale in un’altra occasione. La richiesta che emerge è chiara: ripensare la gestione dell’emergenza a Vibo Marina, soprattutto nei mesi di massima affluenza turistica, per garantire che la prossima volta non sia il caso benevolo a fare la differenza.
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A Vibo Marina serve un piano di emergenza estivo