In questi giorni ha fatto molto scalpore la notizia che, e ve la riportiamo com'è stata annunciata dalla compagnia Colossal Biosciences, "abbiamo de-estinto l'enocione", o "lupo terribile" se preferite la traduzione del suo nome inglese – o ancora, "meta-lupo", proprio come quelli di Game of Thrones, il cui aspetto è ispirato proprio a questo parente estinto del lupo. Qui trovate la pagina del sito di Colossal che annuncia la notizia e spiega nel dettaglio come funziona questo progetto di de-estinzione. Ma è davvero il termine corretto da usare? Proviamo a fare un po' di chiarezza.. De-estinzione o "trucchetto"? Come vi abbiamo già documentato su queste pagine, Colossal Biosciences non è nuova a questi annunci roboanti: da anni lavora a de-estinguere il mammut lanoso, e di recente sostiene di aver fatto un primo passo in questa direzione grazie alla creazione del "topo lanoso". Il metodo applicato a queste due specie è lo stesso usato anche per l'enocione, un canide estintosi circa 10.000 anni fa e parente più degli sciacalli che di cani e lupi, e si tratta di un metodo che è un mezzo inganno.. DNA PArziale. "Ricostruire" da zero una specie estinta, infatti, è quasi impossibile: servirebbe l'intero DNA dell'animale, che quasi mai si conserva intatto per decine di migliaia di anni. Nel caso dell'enocione, le sequenze che abbiamo ricostruito sono ragionevolmente complete, ma non al 100%. E d'altra parte, anche disponendo di sequenze complete, resta il fatto che non abbiamo a disposizione esemplari viventi: quantomeno la gestazione dell'animale de-estinto va affidata a una specie simile e ancora esistente.
Colossal Biosciences, quindi, sta tentando un'altra strada: individuare quei geni che influiscono direttamente sulle caratteristiche "macro" di un animale, quelle visibili come la forma del cranio, le dimensioni del corpo o la foltezza della pelliccia. In questo modo, che Colossal chiama "de-estinzione funzionale", si creano delle "copie" esteriormente molto simili all'originale, nella speranza che questo si porti dietro gli stessi adattamenti della specie estinte.. La strada è ancora lunga. Il risultato dell'operazione non è quindi una de-estinzione: nel caso dell'enocione, Colossal ha utilizzato dei lupi grigi come base, apportando una ventina di modifiche a 14 geni legati al fenotipo degli animali (e quindi al loro aspetto esteriore). I meta-lupi di Colossal, quindi, non sono veri enocioni: sono lupi grigi con qualche modifica genetica – non meta-lupi, ma cosplayer di meta-lupi.
Lo stesso metodo, d'altra parte, è già stato utilizzato per creare il topo lanoso, ed è alla base degli sforzi di de-estinzione funzionale anche del mammut e di altre specie (tigre della Tasmania, dodo…). Metodo del quale tra l'altro non conosciamo ancora i dettagli: Colossal Biosciences ha annunciato l'impresa, ma non ha ancora pubblicato alcuno studio a supporto, neanche in fase di pre-print. Per ora, quindi, prendiamo la notizia per quello che è: abbiamo dei lupi grigi che assomigliano superficialmente a enocioni, ma che restano comunque dei lupi grigi. La strada per riportare davvero in vita specie estinte è ancora lunga – se mai si riuscisse davvero a percorrerla..