Abu Mazen: “Hamas ostacolo alla pace, deve consegnare le armi. Chiederò anche all’Italia di riconoscere la Palestina”

  • Postato il 21 ottobre 2025
  • Politica
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“Abbiamo accolto con favore l’annuncio del presidente americano di un cessate il fuoco a Gaza e l’avvio della prima fase, che comprende la liberazione di ostaggi e prigionieri, l’ingresso di aiuti umanitari gestiti dalle Nazioni Unite e il ritiro delle forze occupanti nelle linee concordate”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente dell’Anp (l’Autorità Nazionale Palestinese), Abu Mazen.

“Lo Stato di Palestina è l’autorità sovrana su Gaza – aggiunge -. È quindi fondamentale ristabilire il collegamento con la Cisgiordania attraverso le leggi, le istituzioni e il governo, tramite il Comitato Amministrativo Transitorio e le forze di sicurezza legittime. Abbiamo concordato la presenza temporanea di una forza di stabilizzazione arabo-internazionale, con mandato del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. E accogliamo con favore un ruolo dell’Italia”.

Su cosa state lavorando? “Sulla costruzione di uno Stato moderno – prosegue il presidente dell’Anp -, democratico e non militarizzato, sull’organizzazione di elezioni presidenziali e parlamentari entro un anno dalla fine della guerra, e sulla preparazione di una costituzione provvisoria che sarà annunciata nei prossimi mesi. Lavoriamo anche a due norme sulla legge elettorale e sui partiti”.

“C’è una richiesta internazionale di disarmo che Hamas ha approvato – afferma ancora -. Inoltre, non dovranno avere alcun ruolo nel governo di Gaza: le armi vanno consegnate. Hamas ha ancora la possibilità di trasformarsi in un partito politico, se adotterà i principi dell’Olp — che riconosce Israele —, rispetterà i suoi impegni internazionali e sosterrà la soluzione dei due Stati”.

 “La soluzione dei due Stati – afferma ancora – resta l’unica opzione per garantire pace, sicurezza e stabilità nell’intera regione. Dopo l’attuazione della prima fase del piano, chiederò anche al governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina”.

“La Palestina e l’Italia godono di solide relazioni. Il vostro Paese – prosegue – ha svolto un ruolo importante come presidente di uno dei gruppi di lavoro della Conferenza Internazionale, nell’attuazione dell’accordo sui valichi di frontiera e nella formazione delle forze di polizia e di sicurezza palestinesi. È stato anche prezioso il contributo umanitario agli uomini e alle donne di Gaza”. C’è una possibilità per la pace? “Ritengo che la via verso la pace sia oggi più aperta che mai, affinché Israele e Palestina possano vivere insieme e in sicurezza” conclude Abu Mazen.

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Blitz

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