Accordo Pakistan-Arabia Saudita: Riad sotto l’ombrello nucleare di Islamabad, cresce la tensione con Washington

  • Postato il 22 settembre 2025
  • Di Panorama
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Continuano a mutare gli equilibri in Medio Oriente. Mercoledì scorso, l’Arabia Saudita e il Pakistan hanno firmato un accordo di difesa reciproca. “L’accordo stabilisce che qualsiasi aggressione contro uno dei due Paesi sarà considerata un’aggressione contro entrambi”, ha dichiarato il governo pakistano. In particolare, sulla base dell’intesa, Islamabad ha concesso a Riad protezione sotto il proprio ombrello nucleare: ricordiamo infatti che il Pakistan è attualmente l’unico Paese a maggioranza musulmana che detiene armi atomiche. Del resto, che i rapporti tra Riad e Islamabad siano particolarmente saldi, non è una novità. In passato, il Pakistan ha schierato circa 2.000 soldati per fornire supporto alle forze saudite in termini operativi e di addestramento. Riad, dal canto suo, ha impiegato tre miliardi di dollari per rafforzare le riserve di valuta estera di Islamabad.

È comunque significativo che il patto di mutua difesa sia stato sottoscritto una settimana dopo l’attacco israeliano contro Hamas in territorio qatariota, anche perché Israele è, al momento, l’unico Paese mediorientale a essere in possesso di armamenti atomici. C’è dunque chi vede nella mossa saudita un modo per cercare di controbilanciare lo Stato ebraico sotto questo punto di vista, in una fase in cui i rapporti tra Gerusalemme e Riad risultano altalenanti. Da una parte, l’Arabia Saudita sembrerebbe intenzionata ad aderire formalmente agli Accordi di Abramo; dall’altra, è tuttavia rimasta impensierita dal raid israeliano su Doha.

Il patto firmato mercoledì ha delle implicazioni ambivalenti per Washington. A prima vista, sembrerebbe infatti rappresentare un problema per l’amministrazione Trump. Ricordiamo infatti che, ad agosto, il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, si è recato in visita in Pakistan, rafforzando i legami tra Islamabad e Teheran. Bisogna tuttavia fare attenzione ai facili automatismi. I rapporti tra l’attuale Casa Bianca e il governo saudita risultano al momento particolarmente solidi. In secondo luogo, a fine luglio, l’amministrazione Trump ha concluso con Islamabad un’intesa volta a sviluppare le riserve di petrolio pakistane. Non solo. Era lo scorso giugno, quando il Pakistan ha formalmente candidato l’attuale presidente americano al premio Nobel per la Pace. Senza trascurare che le tensioni commerciali in corso tra Washington e Nuova Delhi di certo non dispiacciono a Islamabad, che è notoriamente una storica rivale dell’India.

Alla luce di tutto questo, non è ancora chiaro quale sarà l’impatto dell’accordo tra Arabia Saudita e Pakistan sull’influenza statunitense in Medio Oriente. Un rischio, per Washington, è rappresentato dalla possibilità che Pechino cerchi di sfruttare la situazione. Nel 2023, il Wall Street Journal riportò che i sauditi stavano prendendo in considerazione un’offerta cinese per la realizzazione di una centrale nucleare. Vale a tal proposito ricordare che i rapporti tra il Pakistan e la Repubblica popolare risultano piuttosto stretti. È quindi su questo fronte che la Casa Bianca potrebbe alzare il livello di guardia.

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Panorama

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