Acqua pubblica, 250 fontanelle chiuse in due anni. La proposta: mappatura e nuove installazioni
- Postato il 21 agosto 2025
- Copertina
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni


Genova. Nelle prossime sedute del Consiglio comunale di Genova sarò presentata una mozione che punta a valorizzare il diritto di accesso all’acqua pubblica e a incentivare la riduzione della plastica in città. Un obiettivo raggiungibile con la “valorizzazione e implementazione” delle tante fontanelle che arricchiscono già oggi il tessuto urbano genovese.
Il testo della mozione fa leva sull’onorificenza di “Comune Plastic Free” di cui si fregia Genova e propone una serie di azioni concrete per ripristinare le fontanelle pubbliche e per installare le cosiddette “casette dell’acqua”. A presentarla la consigliera comunale Sara Tassara (Lista Salis), già consigliera del municipio VI Medio Ponente. “L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più gravi e, pur essendo il riciclo importante, la soluzione più efficace è quella di ridurne l’utilizzo fin dall’origine, preferendo alternative sostenibili – commenta Tassara – Ad impattare enormemente è l’acqua in bottiglia, come è sotto gli occhi di tutti. La sua alternativa, però, esiste già ed è l’acqua del rubinetto, o come spesso viene chiamata, l’acqua del sindaco”.
E non solo: “Viste le estati sempre più torride, quello dell’accesso all’acqua pubblica torna ad essere tema essenziale, in quanto diritto inalienabile della persona – continua Tassara – siano essi turisti o cittadini, soprattutto considerate le fasce fragili – bambini e anziani – nonché per i padroni di cani che devono obbligatoriamente fornirsi di una bottiglia con l’acqua per sciacquare l’urina dei propri animali”.
Dal punto di vista cittadino Genova ha una dotazione importante di pubbliche fontanelle, ma negli ultimi anni questo “valore” è andato via via disperdendosi: “A Genova, nonostante la presenza di oltre 800 fontanelle, ben 250 sarebbero state chiuse negli ultimi due anni – continua Tassara – I dati aggiornati sulla loro mappatura e manutenzione, che erano stati promessi in una precedente Commissione Comunale, non sono mai stati forniti. L’ultima mappatura risale al 2015 per le fontanelle chiuse e al 2019 per quelle attive“.
Per questo motivo l’idea è quella di avviare una mappatura completa delle fontanelle esistenti per verificare quante sono attive, quante sono chiuse e quali potrebbero essere ripristinate. “A questo si dovrà affiancare una valorizzazione delle fontanelle storiche, anche in collaborazione con la Soprintendenza, magari affiancando un percorso artistico come già avvenuto in altre città come Roma e Milano”.
E poi pensare a nuove installazioni: “In questo caso si deve partire dalle necessità dei territori, in collaborazione con tutti i municipi, per capire dove posizionare le nuove fontanelle”. Oltre ai tradizionali “bronzini”, però, l’idea è anche quella di introdurre le “cassette per l’acqua”. “Dotare ogni circoscrizione di una di un distributore di acqua pubblica che possa erogare acqua fresca e gasata a prezzi bassi e calmierati”.