Ad Ancona c’è la mostra con le opere restaurate dopo il terremoto nelle Marche
- Postato il 4 giugno 2025
- Arti Visive
- Di Artribune
- 1 Visualizzazioni

Da alcune settimane, la Mole Vanvitelliana di Ancona ospita una mostra che celebra la resilienza delle comunità marchigiane colpite dal terremoto del 2016 attraverso il linguaggio universale della bellezza artistica. Rinascimento marchigiano. Opere restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede, che resterà aperta al pubblico fino al 15 giugno. Curata dagli studiosi Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, l’esposizione si configura come la seconda tappa di un progetto di ampio respiro volto al recupero del patrimonio culturale ferito dal sisma. Si stima che oltre 14mila beni culturali siano stati danneggiati, ma grazie a un meticoloso lavoro di restauro, molte opere sono oggi restituite alla collettività.

La mostra “Rinascimento marchigiano” ad Ancona
La mostra si presenta come un itinerario ideale lungo le vie della fede, dal sapore antico e profondamente radicato nel territorio. Non solo una rassegna di diciotto opere restaurate di altissimo pregio, ma un cammino spirituale in cui l’arte si fa ponte fra passato e futuro, fra identità dei luoghi e speranza delle comunità. Determinante è stato il contributo del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri, il quale ha garantito la salvaguardia delle opere, insieme all’intervento delle amministrazioni locali e delle università, in particolare l’Università di Camerino, che ha supportato le indagini diagnostiche rivelando, sotto le superfici pittoriche, i pentimenti e le modifiche apportate nel tempo dagli artisti. Le opere, provenienti da chiese e musei del territorio, sono state restaurate presso il Forte Malatestiano di Ascoli Piceno, in un laboratorio appositamente allestito, grazie anche all’impegno del Senatore Guido Castelli, Commissario straordinario per la ricostruzione delle Marche.




Le tre sezioni della mostra “Rinascimento marchigiano”
La prima sezione, dedicata alle opere medievali, si apre con il grandioso Crocifisso ligneo del XIII Secolo proveniente dalla chiesa del Santissimo Salvatore di Ancona (oggi Santi Pellegrino e Teresa), restaurato da Maria Laura Passarini. L’opera, esemplare della tipologia del Christus Triumphans, testimonia la continuità iconografica medievale nell’Occidente cristiano. La seconda sezione è dedicata alla pittura rinascimentale, con opere di Carlo Crivelli, Antonio Vivarini, Pietro Alamanno e Cola dell’Amatrice. Tra i capolavori spicca la Madonna in trono col Bambino e sant’Anna, san Rocco e san Sebastiano di Lorenzo d’Alessandro, proveniente dalla scomparsa chiesa di San Michele Arcangelo di Matelica. La terza sezione conclude il percorso con opere del XVII Secolo, tra cui il maestoso San Carlo Borromeo in gloria e santi di Cesare Dandini, restaurato da Maria Veronica Soro e proveniente dalla chiesa del Santissimo Sacramento di Ancona. L’opera testimonia la fervente religiosità controriformistica e si ricollega all’antica devozione anconetana per San Lorenzo.
Tecnologia e conoscenza al servizio dell’arte
La mostra si avvale di tecnologie innovative: grazie a QR code apposti accanto alle opere, i visitatori possono accedere a contenuti multimediali che illustrano le fasi del restauro e le indagini scientifiche. Particolare rilievo assume l’indagine diagnostica realizzata dal Laboratorio A.R.T. & Co. Srl di Ascoli Piceno, che ha permesso di rivelare disegni preparatori e pigmenti preziosi, come il lapislazzuli impiegato da Antonio Vivarini.
Un’offerta culturale integrata e diffusa
In collaborazione con enti culturali, il Comune di Ancona ha ideato pacchetti turistici che abbinano la visita alla mostra all’esplorazione della Mole Vanvitelliana, promuovendo il connubio fra arte, architettura e paesaggio. Vada sé ricordare che dopo Ancona, la mostra sarà riallestita a San Severino Marche, ultima tappa del percorso espositivo iniziato a Roma e poi ad Ascoli Piceno. Dunque, il Rinascimento marchigiano non è solo una mostra: è un atto di rinascita, un invito a riscoprire l’identità culturale e spirituale delle Marche attraverso il segno indelebile dell’arte.
Andrea Carnevali
Libri consigliati:
(Grazie all’affiliazione Amazon riconosce una piccola percentuale ad Artribune sui vostri acquisti)
L’articolo "Ad Ancona c’è la mostra con le opere restaurate dopo il terremoto nelle Marche " è apparso per la prima volta su Artribune®.