Adani si racconta: la pace con Vieri, il pranzo al sacco e il tecnico che pagherebbe per averlo in panchina

  • Postato il 25 settembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Lele Adani si è raccontato senza filtri al Corriere della Sera: dal celebre “pranzo al sacco” a Tonali, al ruolo della comunicazione nel calcio, passando per la crisi strutturale del nostro sistema e il sogno mai realizzato della panchina. Una chiacchierata a tutto campo, come nel suo stile, tra passioni, provocazioni e convinzioni granitiche.

“Quel pranzo al sacco è venuto dal cuore”

Tutto è partito da quella celebre espressione colorita, “pranzo al sacco”, urlata in telecronaca per spiegare il gol vittoria di Tonali contro Israele.È una delle cose più spontanee che abbia mai detto. Se poi mi chiede come mi è venuto in mente non glielo so dire, ma fa parte del gergo dei miei amici del paese, per sottolineare un errore grossolano, quello della difesa israeliana. In una partita assurda”. Critiche? Non molte, anzi, ha raccontato di aver ricevuto “tanta condivisione. Gli odiatori dietro alla tastiera fanno notizia, ma gli amatori sono tanti e li trovo per strada: sani e puri, dai ragazzini agli ottantenni”.

Allegri, la Rai, la passione: “Ho coraggio, anche da commentatore”

Dopo anni di critiche ad Allegri, Adani ha spiegato perché ora ne parla in positivo. Un cambio netto avvenuto negli ultimi mesi, di fatto dal suo arrivo al Milan, che testimonia però la volontà di non trincerarsi dietro una visione del calcio ottusa: La battaglia ideologica la crea chi non ha argomenti. Chi ha argomenti guarda il gioco. E io vedo partite fatte bene, percorsi diversi, tendenze invertite”. Resta però convinto che il Milan attuale sia costruito meglio dell’ultima Juve di Max: “Quella squadra i giocatori buoni li aveva: si può sempre perdere ma se non fai un calcio evoluto, io non posso far passare per buono ciò che non lo è. E il Milan di Udine si vede che è un’altra cosa”.

Sul suo possibile ritorno in panchina è netto: No e non mi sono mai pentito. Eppure c’è un mio amico allenatore che mi ha detto che è disposto a ridursi lo stipendio per avermi con lui. Non è una questione di coraggio, anzi. Assolutamente no, poi con tutti gli insulti che prendo da commentatore, coraggio ne ho (ride ndr). La passione per la comunicazione è fortissima”. Non ha escluso un ruolo ibrido: “Forse in un ruolo nuovo, che unisca la parte calcistica a quella comunicativa, operando per un allenatore o una squadra, per arrivare più diretti alla gente: c’è ancora distacco fra chi fa il calcio vero e chi lo comunica. C’è una barriera”.

Il calcio come vocazione: “Io e Panatta? Un’intesa perfetta”

Gli ex calciatori hanno sempre di più un ruolo importante nelle vesti di commentatore ma secondo Adan anche una responsabilità nei confronti di chi ascolta: “Devi approfondire, saper avere dei dissensi, non devi essere arido. Devi esporti. Dipende da uno come fa il mestiere. Io ho due direzioni: una con ‘Viva el Futbol’ sul digitale e una sulla Rai. Il mio spirito è lo stesso, magari può cambiare la forma”. L’intesa con Panatta è un punto fermo: “Siamo di fronte e ci basta uno sguardo per capire che direzione prendere: è bellissima questa intesa e lui è il miglior talent con cui mi sono trovato a lavorare. Fatalità non c’entra nulla col calcio…”.

Addio Bobo Tv? “Assolutamente sì”

Alla domanda su una possibile reunion con Vieri, la risposta è secca: “Assolutamente no”. E infine una rivelazione: l’allenatore che si taglierebbe lo stipendio per averlo nello staff è Roberto De Zerbi? “Sì”. Lo stesso De Zerbi che, dopo aver battuto il PSG col Marsiglia, ha detto di essere contro il potere. Allenerà mai una grande squadra? “In Francia c’è troppa disparità di mezzi. Ma la natura di Roberto è stare con quelli un po’ più deboli e trovare il piacere nel conflitto coi più forti. Ma allenerà una grande squadra, altrimenti sarebbe uno spreco. Se Silvio Baldini va all’Under 21 è la prova tangibile che i sogni si realizzano: è stata una scelta perfetta, stupenda, quella di cui ha bisogno un Paese”. Sarebbe uno spreco anche se Adani non allenasse? “Non allenerò: romperò ancora le scatole parlando”.

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Virgilio.it

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