Addio a Pippo Baudo, il signore della televisione italiana
- Postato il 16 agosto 2025
- Di Panorama
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Pippo Baudo è morto. Il conduttore che per oltre sessant’anni ha incarnato la televisione italiana se n’è andato all’età di 89 anni, lasciando dietro di sé un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. Volto familiare per generazioni, presenza fissa nei momenti clou della Rai, era diventato non solo un simbolo del piccolo schermo, ma quasi un pezzo di casa per milioni di italiani.
L’uomo che inventava format
Nato a Militello in Val di Catania nel 1936, Giuseppe Baudo – per tutti semplicemente Pippo – aveva cominciato a muovere i primi passi in tv negli anni Sessanta. Da subito capì che la televisione non era solo intrattenimento, ma architettura sociale. Non a caso, dietro ai suoi programmi c’era quasi sempre la sua mano: ideatore, regista occulto, talent scout. Non era solo colui che stava davanti alla telecamera, era quello che decideva cosa doveva succedere dietro le quinte.
I Festival di Sanremo
Nessuno come lui. Pippo Baudo ha legato il suo nome al Festival di Sanremo come nessun altro. Per tredici volte ne è stato padrone di casa, attraversando epoche, mode e scandali. Ogni edizione portava con sé l’impronta di Baudo: la capacità di tenere il palco, l’autorevolezza di chi conosceva la musica e il pubblico, la fermezza con cui gestiva i momenti di tensione. Celebre il 1995, quando bloccò in diretta un uomo che voleva gettarsi dalla galleria dell’Ariston.
Il padrone della domenica
Baudo è stato anche l’uomo che ha ridisegnato la domenica televisiva. Con Domenica In, di cui fu volto e anima in più edizioni, ha imposto un modo di fare tv popolare ma non banale, capace di mescolare spettacolo, interviste e musica. In quelle ore lunghissime in diretta, il Paese si specchiava in un conduttore che riusciva a tenere insieme la leggerezza e l’autorevolezza.
Il talent scout
L’intuito era la sua arma segreta. Pippo Baudo ha lanciato artisti che poi sarebbero diventati colonne della musica e dello spettacolo italiano: da Heather Parisi a Lorella Cuccarini, da Andrea Bocelli a Giorgia. Aveva l’occhio lungo e non temeva di rischiare su volti nuovi, a volte giovanissimi. Un talento che lo rese il “padre televisivo” di più generazioni di artisti.
Un’eredità monumentale
L’ultima apparizione pubblica di Baudo risaliva a pochi anni fa, sempre con la stessa ironia e lo sguardo tagliente di chi conosceva i meccanismi della tv meglio di chiunque altro. La sua eredità non è solo fatta di programmi e audience record, ma della certezza che senza Pippo Baudo la televisione italiana non sarebbe mai stata la stessa.