Addio a Sly Stone, genio visionario del funk

  • Postato il 10 giugno 2025
  • Di Panorama
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Era nato a Debton, in Texas, nel 1943, Sylvester Stewart in arte Sly Stone, morto ieri all’età di 82 anni. Un personaggio folle, geniale e visionario autore di un mix tra le sonorità della musica soul e funk e il rock psichedelico bianco., considerato da molti un precursore della disco music, presente nei suoi album ben prima a della Febbre del Sabato Sera e del boom dello Studio 54 a New York.

Sly and The Family Stone, il nome della sua band, si sono esibiti, nel 1969, in due dei festival più importanti di sempre, quello di Woodstock e L’Harlem Cultural Festival passato alla storia come “Black Woodstock”, immortalato nel film Summer of Soul.

Il primo album che cambia il corso della sua vita e della sua carriera è Dance to the music del 1968. Un album spartiacque, una pietra miliare, tanto che i critici di quegli anni sostenevano che ci fosse una musica black prima di Sly e un altro genere di black music dopo Sly. Ed era così perchè Sly è andato un passo oltre il suono raffinato della Motown inserendo nei suoi dischi il suono “della strada” senza perdere però di vista una grande attitudine pop.

Un altro album fondamentale è stato There’s a riot going on, uscito nel 1971 e considerato nel titolo una risposta al capolavoro di Marvin Gaye What’s going on. There’s a riot going on è un album di funk potente e senza compromessi pop, una delle influenze principali per artisti come Lenny Kravitz e Prince. Il disco conquistò subito il primo posto nelle classifiche americane trainato dal formidabile singolo Family Affair. Tra i grandi muscisti che hanno aprecipato alla registrazione del disco, Bobby Womack e Ike Turner allachitarra e Billy Presto alle tastiere.

Autore
Panorama

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