Addio Jair, cosa resta della Grande Inter

  • Postato il 27 aprile 2025
  • Di Agi.it
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Addio Jair, cosa resta della Grande Inter

AGI - Con la morte in Portogallo all'età di 84 anni di Jair da Costa, leggendaria 'Freccia Nera' brasiliana, se ne va un altro pezzo della Grande Inter di Helenio Herrera.

Malato da tempo, l'ala destra resta nella storia nerazzurra per il gol realizzato al Benfica nella finale di San Siro, il 27 maggio 1965, che regalò all'Inter la seconda Coppa dei Campioni consecutiva.

Autore di 69 gol in 260 partite, con la Beneamata Jair vinse quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. "Un posto nell'eternità di una squadra leggendaria", lo ha celebrato il club nerazzurro.

Della squadra leggendaria della filastrocca (Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair; Mazzola, Milani - in alternativa Peirò o Domenghini - Suarez, Corso) restano quattro superstiti:

  • Sandro Mazzola: 82 anni, bandiera nerazzurra e figlio di Valentino, capitano del Grande Torino scomparso a Superga.
  • Aristide Guarneri: 87 anni, cremonese, "lo stopper gentiluomo".
  • Angelo Domenghini: 83 anni, bergamasco, l'attaccante dei record.
  • Gianfranco Bedin: 79 anni, mediano che con l'Inter vinse anche lo scudetto del 1971.

Il primo ad andarsene era stato il capitano, Armando Picchi, nel 1971, per una terribile malattia.

Il talento di Jair da Costa

Jair fu sicuramente tra gli artefici di quei successi: soprannominato 'la Freccia Nera' per la velocità con cui "correva sul gesso della linea laterale". Formidabile nel dribbling, abile nei cross e con un buon fiuto del gol, il brasiliano incarnava il prototipo dell'ala offensiva, letale in contropiede.

Può vantare anche una citazione cinematografica moderna nel film 'Tre uomini e una gamba' di Aldo, Giovanni e Giacomo: "Ma vieni! Jair! È il ritorno della Grande Inter! È il ritorno!", urla Giovanni dopo aver segnato un gol nella partita improvvisata in spiaggia 'Italia-Marocco'.

 

Il brasiliano era arrivato in Italia nel 1962 da San Paolo: cercato dal Milan ma bocciato da Nereo Rocco, era approdato all'Inter del Mago e di Angelo Moratti. Offrì subito un contributo enorme, segnando almeno dieci reti in ciascuna delle sue prime stagioni in Serie A.

In nerazzurro restò per un decennio, interrotto solo da una stagione alla Roma. Nel 1972 tornò in Brasile al Santos per giocare accanto a Pelé.

 

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Agi.it

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