Addobba l’auto in modo natalizio, ma la Polizia non gradisce: multato

  • Postato il 27 dicembre 2025
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  • Di Virgilio.it
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Per qualche chilometro, sulla tangenziale di Bari, il Natale ha preso la forma di una Mercedes-Benz GLC illuminata come un albero, con luci a intermittenza che correvano lungo la carrozzeria. Un’idea nata forse per strappare un sorriso, per sentirsi originali, per trasformare l’auto in un biglietto d’auguri viaggiante. Ma la strada, si sa, non è una vetrina e neanche un social network. E così quella scenografia natalizia, più che spirito festivo, ha acceso l’attenzione della Polizia di Stato. E, inevitabilmente, è arrivata anche una sanzione. La legge, d’altronde, ha i suoi principi saldi.

Il succo della vicenda

Il protagonista è un trentenne fermato dagli agenti della Questura di Bari mentre percorreva le strade del capoluogo con la sua vettura addobbata da serie luminose a LED, montate senza alcuna autorizzazione della Motorizzazione civile. Un dettaglio tutt’altro che secondario, perché nel Codice della Strada ogni modifica all’illuminazione di un veicolo non è un gesto creativo, ma una potenziale fonte di pericolo. Le luci, soprattutto se intermittenti e vistose, possono confondere, abbagliare e distrarre. E sulla strada la distrazione è una variabile che non fa sconti a nessuno.

Le immagini dell’auto “natalizia” hanno fatto il giro dei social in poche ore. Video, foto e commenti divertiti. Per molti era solo folklore, una trovata simpatica in un periodo dell’anno che invita alla leggerezza. Ma mentre la rete applaude, la strada giudica con criteri diversi. L’illuminazione eccessiva della Mercedes avrebbe potuto creare situazioni di rischio per gli altri automobilisti, alterando la percezione delle distanze o confondendo la segnaletica. Ed è proprio da questa valutazione che nasce l’intervento delle forze dell’ordine.

Il risultato è stato una multa e un obbligo preciso: smontare le luminarie prima di poter tornare a circolare. Nessuna crociata contro il Natale, nessuna rigidità gratuita, ma l’applicazione di una regola semplice: la sicurezza viene prima dell’estetica, soprattutto quando l’estetica invade uno spazio condiviso come la strada. “La Polizia di Stato richiama al rispetto delle norme del Codice della Strada, a tutela della sicurezza di tutti”, ha ricordato la Questura. Un messaggio sobrio, quasi scontato, ma necessario in un’epoca in cui il confine tra spazio pubblico e palcoscenico personale sembra sempre più sfumato.

Non è un caso singolo

Il caso del trentenne non è nemmeno isolato. Solo pochi giorni prima, un’altra auto addobbata in stile natalizio era stata intercettata lungo la statale 16. Alla guida c’era un ventenne con precedenti penali che, invece di fermarsi all’alt, ha scelto la fuga. Ne è nato un inseguimento conclusosi a Bitritto contro un muretto, con l’arresto del giovane per resistenza a pubblico ufficiale. Qui il Natale c’entra poco: resta la dimostrazione di come un gesto apparentemente innocuo possa degenerare quando incontra irresponsabilità e disprezzo delle regole.

Questi episodi raccontano qualcosa di più profondo del semplice aneddoto curioso. Raccontano il cortocircuito tra desiderio di visibilità e responsabilità collettiva. La strada non è un luogo neutro: è un sistema complesso, fatto di norme, segnali, comportamenti che funzionano solo se condivisi. Ogni elemento estraneo, ogni eccesso, rompe un equilibrio fragile. Anche quando è vestito di lucine colorate. E non c’è spirito festivo che tenga quando in gioco c’è la sicurezza. Perché gli auguri migliori, alla fine, sono quelli che permettono a tutti di arrivare a destinazione. Sani, salvi, e senza bisogno di lampeggiare come l’albero di Natale.

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Virgilio.it

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