Adolescenti, social e disturbi mentali

  • Postato il 18 maggio 2025
  • Di Focus.it
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I teenager affetti da ansia o depressione frequentano i social, proprio come i loro coetanei. Ma il tempo che vi passano e i sentimenti che ne ricavano non sono gli stessi: in base a uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour, i teenager che vivono con queste condizioni trascorrono sui social molto più tempo rispetto ai pari età, e con minore soddisfazione. Sono infatti più vulnerabili alle esperienze negative rispetto ai coetanei sani, o a quelli che soffrono di disturbi di altro tipo, come l'ADHD.. Dentro o fuori. Gli scienziati dell'Università di Cambridge hanno analizzato i dati di un'indagine su 3.340 ragazzi tra gli 11 e i 19 anni condotta nel 2017 dal National Health Service inglese. Il sondaggio includeva valutazioni diagnostiche di clinici insieme a misure quantitative e qualitative dell'uso dei social media degli intervistati. Il 16% dei soggetti è risultato affetto da una qualche forma di disturbo mentale. Tra questi ragazzi, l'8% aveva condizioni cosiddette internalizzanti, come ansia o depressione, caratterizzate da emozioni negative rivolte verso di sé. Il 3% soffriva di condizioni esternalizzanti, in cui i comportamenti negativi (come aggressività o violazione delle regole) vengono rivolte verso l'esterno: è il caso dell'ADHD.. Più fragili davanti allo schermo. In generale, i ragazzi con disturbi mentali hanno trascorso sui social più tempo rispetto ai coetanei senza queste condizioni - in media, 50 minuti in più al giorno. Quelli con disturbi internalizzanti, però, sono sembrati più inclini a confrontare le proprie vite con la narrazione delle vite degli altri online rispetto ai pari età senza disturbi mentali o con disturbi esternalizzanti. Non solo. Gli adolescenti con ansia o depressione sono parsi più vulnerabili a commenti e reazioni negative ai loro post, e meno in controllo del tempo che hanno trascorso connessi.. Connessioni umane. Anche se lo studio non dice nulla sul tema - controverso - degli effetti dei social sulla salute mentale degli adolescenti, conoscere meglio i profili di vulnerabilità all'uso di queste piattaforme può aiutare a seguire i ragazzi a più livelli. I genitori che riscontrano nei figli adolescenti i tratti tipici di un disturbo ansioso o depressivo dovrebbero accompagnarli con una delicatezza ancora maggiore, nel loro rapporto con i social. Per gli specialisti, invece, si profilano diverse strategie di intervento più mirate per aiutare i più giovani a regolare il proprio modo di stare online, a scegliere siti che rispondano ai loro interessi anziché minare la loro autostima, a imparare a rispondere ai messaggi e a non legare il proprio valore a una manciata di like..
Autore
Focus.it

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