Adro cancella il nome dell’ideologo della Lega Gianfranco Miglio dalla parete della scuola

  • Postato il 10 agosto 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La Lega di Adro perde i pezzi. Dopo quindici anni dall’intitolazione del polo scolastico a Gianfranco Miglio, politologo e ideologo del partito di Umberto Bossi, il nuovo sindaco, eletto nel 2024 con una lista civica vicina al centrosinistra, ha fatto rimuovere la scritta con il nome dell’ex senatore dalla facciata dell’edificio perché “la dicitura – secondo quanto riportato dai quotidiani locali – risultava fuorviante”: il nome è legato al complesso edilizio, non all’istituto scolastico e quella facciata ora è diventata retrostante rispetto al nuovo parcheggio. Con buona pace dei leghisti che agli inizi del Duemila avevano decorato la scuola con circa settecento Sole delle Alpi — simbolo legato alla Lega Nord — su arredi, vetrate e persino il tetto, ora il centrosinistra ha smantellato tutto.

Una vicenda che fa discutere ad Adro e in provincia di Brescia da quasi vent’anni. Quando ad amministrare la cittadina, arrivò nei primi anni duemila il leghista Danilo Oscar Lancini, si sollevò una vera e propria rivolta popolare contro la prima scuola “politica” d’Italia. Alla fine, il sindaco (poi europarlamentare) fu costretto a rimuovere ogni simbolo che si riferisse all’ideologia alla base del Carroccio e condannato, dalla Corte dei Conti, a pagare 26mila euro di risarcimento per avere utilizzato soldi pubblici ai fini di propaganda politica. Sul caso intervenne anche il ministero dell’Istruzione che impose la rimozione di questi simboli, giudicati discriminatori. Tolti i soli rimase la scritta a caratteri cubitali con nome e cognome dell’ideologo. Nei giorni scorsi gli operai incaricati dal Comune hanno tolto lettera per lettera, lasciando solo la scritta “polo scolastico”.

Una rivincita per il centrosinistra e una sconfitta per i leghisti che si sono immediatamente fatti sentire accusando il primo cittadino Davide Moretti e la sua giunta di aver preso una scelta “da codardi”. Dura anche la reazione di Fabio Rolfi, vicepresidente della Provincia: “La sinistra dimostra ancora una volta la propria debolezza politica e una buona dose di codardia. Cancellare in pieno agosto l’intitolazione del polo scolastico a Miglio, senza spazio per un dibattito pubblico, cercando di nascondere la propria decisione, significa sapere di essere nel torto. Porterò la questione in Provincia e sui tavoli nazionali”.

Amareggiata anche Giovanna Frusca, ex assessora nella giunta Lancini: “Chi, come me, ha fatto parte della precedente amministrazione, sa bene quanto impegno e sacrificio siano serviti per portare a termine quest’opera. Abbiamo voluto dedicarla a un intellettuale autorevole come Gianfranco Miglio, che ha lasciato un segno profondo nella cultura politica italiana. Una scelta pensata, condivisa, simbolica”. Pronta la risposta del sindaco che dalle pagine social del Comune è intervenuto così: “Il Polo scolastico è l’edificio, di competenza comunale, mentre l’Istituto comprensivo è la scuola come istituzione, gestita dal Consiglio di Istituto e dipendente dal ministero dell’Istruzione e del Merito. All’epoca della costruzione della scuola, il Consiglio d’Istituto e l’amministrazione comunale non trovarono un accordo sull’intitolazione dell’istituto. Poiché per dare un nome ufficiale alla scuola sarebbe stato necessario l’accordo di entrambe le parti, l’istituto comprensivo rimase senza nome, mentre la giunta decise di intitolare il polo scolastico a Gianfranco Miglio, persona dalla forte connotazione politica e ideologica”.

Ora la volontà dell’amministrazione è di trovare un accordo con l’organo collegiale per un nuovo nome. “La scuola – sottolinea a ilfattoquotidiano.it – deve essere lasciata fuori da ogni colore politico. È per questo che non si intende procedere ad imporre una diversa intitolazione del polo scolastico e che i lavori di rimozione della scritta sono in corso a scuola chiusa, senza la presenza degli studenti e senza intralciare l’attività educativa”.

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Il Fatto Quotidiano

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