Aeroporto, il presidente di Ita Airways: “Continuità territoriale per Genova? Può funzionare”
- Postato il 10 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. La continuità territoriale per l’aeroporto di Genova? “In altre regioni ha funzionato, perché no? Sicuramente è un ottimo incentivo per le compagnie, e quindi anche per noi“. A dirlo è Sandro Pappalardo, presidente di Ita Airways, arrivato oggi al village del Porto Antico in occasione della tappa finale del tour della nave Amerigo Vespucci di cui l’azienda è partner istituzionale.
“Ovviamente queste non sono scelte che deve fare la compagnia, sono scelte che fa la politica”, precisa Pappalardo. La politica non ha ancora scelto, ma sul tavolo c’è ancora il disegno di legge proposto a febbraio 2025 dal deputato del Pd Lorenzo Basso. L’idea di base è trattare la Liguria alla stregua delle isole: tariffe agevolate per i residenti con attribuzione di oneri di servizio pubblico a carico dello Stato.
Un provvedimento che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe scongiurare i prezzi monster sui voli tra Genova e Roma, per i quali un biglietto arriva a costare anche 500 euro in assenza di collegamenti ferroviari ad alta velocità che permettano di spostarsi tra le due città in tempi utili. Per risparmiare esiste un trucco, chiamato skiplagging: si prenota un volo con scalo a Roma per un’altra destinazione (ad esempio, Genova-Roma-Palermo), talvolta disponibile a una tariffa inferiore rispetto al semplice volo per la capitale. Ma non è certo una soluzione strutturale all’isolamento della regione.
Nel frattempo la continuità territoriale è stata riconosciuta per Ancona con collegamenti garantiti verso Roma Fiumicino, Milano Linate e Napoli. Il disegno di legge per la Liguria è stato depositato in commissione Trasporti al Senato ed è in attesa di essere calendarizzato, dopodiché il Governo dovrà esprimere un parere. In caso di approvazione, l’inserimento delle tratte dovrà essere comunicato all’Unione Europea e si aprirà un bando per l’assegnazione del servizio. “Sono confidente che ci sarà un percorso, ma i tempi non sono brevi. Se l’esecutivo intervenisse con un decreto sarebbe meglio – incalza oggi Basso -. Siamo in grado di dimostrare all’Europa che la situazione di Genova non è diversa da quella di Trieste“.
Ma le intenzioni del Mit, per adesso, sembrano altre. Intervenuto all’inaugurazione della nuova ala dell’aeroporto Cristoforo Colombo il viceministro Edoardo Rixi non vedeva l’ipotesi di buon occhio: “Tendenzialmente la continuità si dà agli scali sopra le tre ore di distanza su un altro scalo. L’altro elemento è che si dà normalmente per gli scali che non hanno appetibilità di traffico: sarebbe un controsenso rispetto a uno scalo che invece si vuole rilanciare”. L’esempio di Ancona non sarebbe calzante perché quello scalo è in una situazione più critica di Genova (600mila passeggeri contro 1,3 milioni). L’altro tema è, detto brutalmente, chi ci mette i soldi: in alcuni casi sono le Regioni a pagare per garantire prezzi calmierati ai presidenti.
Pure il presidente ligure Marco Bucci, nonostante la sua stessa compagine politica a Tursi avesse votato insieme al centrosinistra una mozione sul tema, è sempre stato piuttosto scettico: “La riduzione delle tariffe è una buona idea da una parte, ma dall’altra parte ci sono anche aspetti negativi: se ci sono tutti questi vantaggi per i residenti, poi ovviamente vengono penalizzati quelli che non sono residenti“, aveva replicato alla proposta di Basso.
“Per noi la Liguria è un territorio importantissimo, strategico, abbiamo ottimi rapporti con il governo della regione – sottolinea Pappalardo -. Stiamo immaginando nuovi percorsi legati al piano industriale, ci stiamo studiando in questo momento”. L’ingresso di Lufthansa al 41% in Ita Airways promette anche nuove rotte e “63 progetti di integrazione che porteranno miglioramenti per il nostro cliente”, ricorda il presidente. Anche Genova attende alla finestra.