AfD primo partito? E la sinistra vuole scioglierlo
- Postato il 10 settembre 2025
- Di Libero Quotidiano
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AfD primo partito? E la sinistra vuole scioglierlo
Il partito cristiano-sociale (Csu), la casa dei conservatori al potere in Baviera dal Dopoguerra, non ha alcuna simpatia per il partito sovranista tedesco AfD. Solo ieri Markus Söder, governatore bavarese dal 2018 e presidente della Csu dal 2019, dal festival folk di Gillamoos in Bassa Baviera ha scandito: «L’obiettivo di AfD è dividere la società e indebolire la nostra democrazia. Sono radicali di destra, sono amici della Russia e qualcuno fra di loro anche spiato per la Cina». Da cui la promessa: «Nessuna collaborazione con AfD». Eppure, Söder è il primo a opporre un secco Nein! a chi in Germania suggerisce di vietare il partito sovranista per legge: «Gli garantiremmo lo status di martiri». L’idea di mettere al bando il partito arrivato secondo alle elezioni dello scorso febbraio e oggi appaiato nei sondaggi al blocco moderato Cdu/Csu attorno a quota 25% è venuta ai Verdi. Tanto filorussi e contro l’Ucraina, l’Ue, la Nato e gli mmigrati sono i sovranisti, tanto pro-Nato, pro-Ucraina, per l’Europa e le migrazioni sono gli ecologisti. Di AfD la Germania discute almeno dal 2020, complici alcune dichiarazioni di alti dirigenti sovranisti sul Terzo Reich «che aveva anche fatto cose buone», sul bisogno di rimpatriare «tanto gli stranieri quanto i neocittadini tedeschi di origine straniera», il tutto condito da comizi chiusi, soprattutto all’est, ripetendo slogan cari a Goebbels.
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Lo scorso maggio il servizio di intelligence interna della Germania ha “certificato” che AfD può essere definito “un partito estremista”. Così i Verdi sono tornati alla carica proponendo un AfD-Verbot da fare votare al Bundestag e ratificare dalla Corte Costituzionale. Barbel Bas, già presidente del Bundestag e oggi ministra socialdemocratica del Lavoro, si è detta disponibile al confronto sul tema mentre Alexander Hoffmann, capogruppo della Csu, ha respinto la richiesta parlando di «un segnale fatale» e accusando i Grünen di essere vittime di «un’illusione ideologica: gli estremisti si battono con soluzioni reali per le persone oggi frustrate (che li votano)». E la Germania si divide: secondo una rilevazione Insa per la Bild, nettamente contrari (82%) sono, com’è ovvio, i simpatizzanti di AfD, seguiti da quelli del Bsw (67%), partito antisistema di sinistra nato da una costola dei socialcomunisti al grido di «prima i tedeschi poveri!», e dai Liberali (58%). Il 69% dei tedeschi, osserva ancora Insa, si aspetta che da AfD arriverà presto un governatore almeno in uno stato federale. E se ci riusciranno? Per il 54% dei tedeschi questo sarebbe “male” o “molto male”. Numeri che confermano la debolezza della leadership al governo oggi. Nonostante AfD e Bsw non facciano il 30% dei consensi insieme, il cancelliere e leader della Cdu, Friedrich Merz, non appare in grado né di unire l’ampia maggioranza dei tedeschi antisovranisti né di strappare consensi all’AfD. Anzi, lascia ai fratelli minori della Csu il compito di cassare la proposta dei Verdi capace di alienare per sempre le regioni dell’est (dove AfD è fortissima) dal resto della Germania. Oggi, rivela un sondaggio Forsa, solo il 21% dei tedeschi crede che Merz stia affrontando in modo adeguato i problemi del Paese. A giugno erano il 31%: sempre pochi, dato che il governo è entrato in carica lo scorso 8 maggio.
E intanto domenica va al voto per le amministrative il Nord Reno-Vestfalia (Nrw), il più grande Land tedesco con 18 milioni di abitanti. Perle dimensioni del collegio elettorale, l’elezione è considerata un test sul gradimento del governo mentre AfD continua a crescere. Non solo a crescere, oggi è vista al 16% contro il 5% delle regionali del 2022, ma anche a denunciare una repentina moria di suoi candidati alle amministrative di domenica. Dopo il decesso di quattro candidati a fine agosto, con tanto di schede elettorali ristampate, la sezione renana di AfD ha denunciato la morte di altri due candidati: René Herford, per insufficienza renale, e Patrick Tietze, che si è suicidato. Il vicecapo regionale di AfD, Kay Gottschalk, ha dichiarato che il partito non crede a complotti «ma controllare è meglio». Ha ragione Söder quando sostiene che l’ultima cosa di cui AfD ha bisogno è lo status di martire.
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