Al libro del genovese Paolo Besagno il premio “Salva la tua lingua locale”
- Postato il 13 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Un libro in genovese, Gh’é o vento ch’o mescia di Paolo Besagno, autore e compositore genovese, è risultato vincitore al premio “Salva la tua lingua locale”.
La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 5 dicembre presso la Sala Promoteca del Campidoglio.
Inserendosi in quel filone alto che connota l’uso letterario del genovese fin dalle origini, in questo volume Paolo Besagno ordina e propone per la prima volta una serie di testi (in versi o in prosa poetica) di natura fortemente introspettiva, volti ora a ripercorrere vicende personali in ottica autobiografica, ora riflessioni su argomenti di particolare attualità, come il razzismo o la paura del diverso.
Articolato in tre sezioni, in parte complementari per stili e temi, il volume comprende anche i testi della raccolta Bambòcce sensa i euggi (2020), fra i contributi più interessanti all’interno del panorama cantautorale più recente d’espressione genovese.
Costantemente contesa fra uno stile ruvido e delicato, ansiogeno e solare, la lingua dell’autore si dimostra duttile come la sua propria voce. Il genovese di Besagno si caratterizza infatti per un costante desiderio di ricercatezza formale, che mai sfocia nell’artificiosità; al contrario, il suo uso vivo è testimoniato dal ricorso a forme fonetiche e lessicali della val Polcevera, dove l’autore risiede.
Paolo Besagno nato a Genova nel 1964, è compositore, strumentista e autore di brani musicali in genovese fin dall’età giovanile. Dal 1993 forma parte della squadra di canto popolare «I Giovani Canterini di Sant’Olcese», di cui è oggi portavoce e direttore artistico. Nel 1996 risulta vincitore del Premio Città di Recanati – Musicultura.
Nel 2009 il suo brano In primo vere, viene selezionato a “Emufest festival di musica elettronica” svoltosi presso l’Accademia di Santa Cecilia in Roma. L’espressione in genovese caratterizza tutta la sua produzione, che spazia dalla musica elettronica al trallalero, passando per la canzone d’autore.
Nel 2025 risulta vincitore al premio letterario internazionale di poesia e narrativa “Carlo Bo – Giovanni Descalzo” (Sestri Levante) con la poesia Pe ogni lagrima e al “Premio Salva la tua lingua locale” (Roma), classificandosi al primo posto con il volume Gh’é o vento ch’o mescia.