Albenga, esposto di Andrea Tomatis: “Viale Pontelungo invivibile, quartiere al limite del collasso sociale”
- Postato il 31 agosto 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. Un esposto urgente, inviato al sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, Prefettura, Questura e Procura della Repubblica di Savona, denuncia la situazione di “grave degrado e illegalità diffusa” che starebbe soffocando il quartiere di Viale Pontelungo e le vie limitrofe della città.
A firmarlo è l’amministratore condominiale Andrea Tomatis, che parla a nome dei residenti: “Il quartiere, già da tempo segnato da episodi di degrado, è oggi giunto a un livello inaccettabile e fuori controllo. Ogni giorno i residenti si trovano costretti a convivere con comportamenti incivili, episodi di microcriminalità e situazioni che compromettono ordine pubblico, salute e vivibilità”.
Nel documento vengono elencate, con precisione, le criticità più frequenti. Si va “dall’ubriachezza molesta”, con “persone in evidente stato di alterazione alcolica già dalle prime ore del mattino, che bivaccano su panchine e gradini dei negozi giorno e notte”, agli “atti indecorosi e indecenti” di chi “urina agli angoli delle strade, in pieno giorno e davanti agli ingressi delle abitazioni”. A ciò si aggiunge lo spaccio e consumo di stupefacenti, con “attività di cessione di droga in strada” e “consumo di cannabis le cui esalazioni raggiungono le abitazioni fino ai primi piani, impedendo di utilizzare balconi e terrazzi”.
Secondo Andrea Tomatis non mancherebbero gli episodi di violenza: “Risse e aggressioni, frequenti episodi violenti che si verificano nelle ore serali e notturne, creando pericolo immediato per residenti e passanti“, scrive. Altre situazioni denunciate sono la “circolazione pericolosa di biciclette e monopattini sui marciapiedi, con continui rischi per pedoni, anziani e bambini”, e la “vendita incontrollata di alcolici”, con “alcuni esercizi commerciali che continuano a vendere bevande fino a tarda notte, anche a minorenni, permettendo il consumo in strada”.
Secondo l’amministratore condominiale ingauno, la somma di questi fenomeni avrebbe reso il quartiere “invivibile e insicuro”. “I cittadini non riescono più a riposare di notte, subiscono costantemente rumori molesti e temono per la propria incolumità. Si è diffusa la percezione di una zona franca fuori dal controllo delle istituzioni, con rischi sempre più concreti per la sicurezza collettiva”.
Da qui le richieste, definite urgenti: “Un rafforzamento immediato dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine, con pattugliamenti costanti e mirati”, “l’adozione di misure restrittive sugli orari di apertura degli esercizi commerciali, disponendo la chiusura entro le ore 20:30» e infine «un piano straordinario e coordinato tra Comune, Prefettura, Questura e Procura della Repubblica al fine di riportare ordine, sicurezza e decoro”.
La conclusione dell’esposto è netta: “La situazione è in rapida e costante degenerazione. I cittadini si sentono abbandonati e privati dei propri diritti fondamentali di sicurezza, tranquillità e vivibilità. L’intervento delle Autorità non è solo necessario, ma ormai improcrastinabile”.