Albenga, la maggioranza propone una delibera per chiedere “l’immediato cessate il fuoco e la fine del massacro a Gaza”
- Postato il 29 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. Durante il prossimo consiglio comunale (giovedì 31 luglio) sarà discussa una delibera, proposta dalla maggioranza consiliare per chiedere l’immediato cessate il fuoco a Gaza.
Afferma il consigliere comunale Raiko Radiuk: “Pur senza entrare nel merito delle responsabilità politiche o storiche, riteniamo doveroso esprimerci partendo dai principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione e dallo Statuto comunale, che pongono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie al centro della nostra civiltà democratica. La guerra è una tragedia, ma l’uccisione sistematica e deliberata di civili innocenti è qualcosa di ancor più inaccettabile. Ogni giorno assistiamo a immagini strazianti di donne, bambini e uomini disarmati che muoiono sotto le bombe, per la fame, o per mancanza di cure, in una situazione che la comunità internazionale, e sempre più voci autorevoli, definiscono insostenibile e disumana. Il nostro sostegno va agli innocenti, alle vittime civili, a un popolo che sta pagando un prezzo altissimo, come lo pagarono i nostri padri quando subirono l’occupazione nazifascista e le sue atrocità. Oggi, come allora, crediamo sia un dovere morale non voltarsi dall’altra parte”.
“Secondo alcune stime, sono oltre 50.000 i bambini uccisi a Gaza: molti di loro mentre dormivano nei propri letti o facevano la fila per ricevere un pasto caldo. È inaccettabile che ciò accada nel silenzio o nella complicità di chi ha il potere di fermare tutto questo. Non possiamo sentirci parte dello stesso mondo di chi agisce come carnefice o di chi permette che tutto ciò continui – aggiunge -. Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, in visita pochi giorni fa alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, ha portato aiuti e denunciato con parole forti l’immoralità e l’ingiustificabilità di questa situazione”.
“Chiediamo con forza che si arrivi quanto prima a una tregua umanitaria e a un percorso concreto per la pace, che protegga tutti: palestinesi e israeliani, vittime di un conflitto che dal 7 ottobre del 2023 ha generato solo morte, odio e distruzione. Noi scegliamo sempre la pace, la dignità umana e la giustizia sociale. Come ricordava Jean Monnet, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea: “Meglio litigare attorno a un tavolo che combattere sui campi di battaglia”, conclude.