Alberto Franceschini morto a 78 anni, fu trai fondatori delle Brigate rosse e condannato per il sequestro Sossi

  • Postato il 26 aprile 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

È morto Alberto Franceschini, uno dei fondatori assieme a Renato Curcio e Mara Cagol delle Brigate Rosse. Il decesso è avvenuto l’11 aprile scorso ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Franceschini aveva 78 anni ed era stato condannato con sentenza definitiva, tra l’altro, per il sequestro del giudice genovese Mario Sossi e per l’omicidio di due sponenti del Msi avvenuta a Padova nel 1974.

Sossi fu il primo magistrato rapito dalle Brigate rosse e fu anche tra i primi a indagare sul terrorismo rosso. Nel 1974 venne sequestrato dalle Br, dopo essere stato pubblico ministero al processo contro il Gruppo XXII Ottobre, considerato la cellulare originale delle Brigate rosse. Il rapimento rappresentò un “salto di qualità” nella strategia dei terroristi e diede vita a una drammatica trattativa tra lo Stato e i brigatisti già 4 anni prima del sequestro del leader della Dc Aldo Moro. Le Brigate rosse chiesero, in cambio della vita e della liberazione dell’ostaggio, la scarcerazione di alcuni terroristi detenuti e un volo per raggiungere un paese ‘amico’. Lo Stato accettò le condizioni, ma la liberazione dei detenuti fu impugnata davanti alla Cassazione dal procuratore generale di Genova, Francesco Coco e bloccata. Coco, qualche anno dopo venne ucciso da un commando Br. Sossi venne rapito il 18 aprile del ’74 mentre stava andando al lavoro: il gruppo era capitanato da Alberto Franceschini e Mara Cagol.

L'articolo Alberto Franceschini morto a 78 anni, fu trai fondatori delle Brigate rosse e condannato per il sequestro Sossi proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti