Alcoltest, la Cassazione: “Tra due rilevazioni è valida quella più favorevole all’automobilista”

  • Postato il 17 settembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Tra due prove effettuate con l’alcoltest a un automobilista sottoposto ai controlli, va sempre considerata quella che indica i valori alcolemici più bassi. È quindi valida la rilevazione più favorevole al conducente. Questo è quanto ha stabilito la Cassazione pronunciandosi su un caso registrato a Reggio Calabria, dove la Corte d’Appello aveva confermato una sentenza di primo grado condannando un’automobilista per tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti e disponendo la revoca della patente. Al primo test effettuato l’uomo aveva un tasso alcolemico di 1,56. Nella seconda misurazione, invece, il livello era di 1,32. La prima verifica avrebbe dunque fatto scattare le sanzioni penali massime, mentre la seconda misurazione avrebbe comportato soltanto il ritiro del permesso di guida.

La decisione della Cassazione

L’automobilista, che era stato condannato in primo e in secondo grado, alla fine si è rivolto direttamente alla Cassazione, che gli ha dato ragione. Il presupposto della sentenza, infatti, risultava sbagliato: “È errato l’assunto contenuto nella sentenza impugnata secondo cui, sul presupposto che possano essere diverse le variabili che influenzano l’assorbimento e lo smaltimento dell’alcool nell’organismo, deve essere considerato, quale tasso alcolemico rilevante, quello rilevato dalla prima (pari ad 1,56) delle due misurazioni effettuate”. Al momento della prima verifica, infatti, l’automobilista era probabilmente nella fase di assorbimento dell’alcol, il cui livello è poi sceso.

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Alcoltest, la Cassazione: “Tra due rilevazioni è valida quella più favorevole all’automobilista” (Fonte Ansa) Blitz Quotidiano

Infine, la Cassazione ha ricordato come il Codice della Strada preveda due rilevazioni “concordanti” del test alcolemico al fine di evitare errori attraverso quello che è “uno strumento tecnico”. Questo svolge “un ruolo di garanzia, essendo intesa ad evitare che errori dell’apparato, o fisiologiche oscillazioni nell’esito della procedura di misurazione, possano erroneamente condurre all’affermazione di responsabilità”. Dunque, nel caso in cui due prove dell’alcoltest indichino tassi alcolemici diversi, “deve prendersi a base del giudizio quella che mostra il tasso più basso, in ossequio al principio del favor rei. L’ipotesi di reato contestata all’imputato sussiste quando il tasso alcolemico rilevato alla seconda misurazione risulti superiore al limite previsto dalla legge, non potendo trovare applicazione la revoca della patente di guida qualora il valore della seconda misurazione sia inferiore alla soglia stabilita”, hanno concluso i giudici.

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Blitz

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