AliSa diventa “Liguria Salute”, via libera alla riforma: “Risparmio di 7mln, risorse per i servizi sanitari”
- Postato il 27 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Via libera in Consiglio regionale alla riforma di AliSa: con 18 voti favorevoli e 10 contrari è stato approvato il disegno di legge che trasforma l’azienda voluta dalla prima giunta Toti in Liguria Salute, garantendo così un risparmio netto di 7 milioni all’anno da investire in prestazioni sanitarie.
Le misure introdotte dal provvedimento saranno operative dal 1 settembre 2025. Il provvedimento si pone l’obbiettivo di rafforzare la governance regionale sul sistema delle aziende ed enti del Servizio Sanitario Regionale.
La Regione recupera la pienezza delle funzioni di programmazione in materia sanitaria e sociosanitaria nell’ambito dei livelli essenziali come prevenzione, assistenza territoriale e distrettuale, assistenza ospedaliera, così come la programmazione delle risorse economiche. Liguria Salute mantiene la gestione delle attività di autorizzazione e accreditamento, mentre le procedure di selezione dei soggetti privati accreditati e la stipula degli accordi e contratti spetterà alle Asl.
Come chiarito dal testo, Liguria Salute avrà un ruolo di “coordinamento, supporto, monitoraggio e controllo” della rete logistica e dei magazzini, approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici, definizione dei fabbisogni e dei capitolati per le procedure di gara, gestione delle attività di autorizzazione e accreditamento, attività ispettive e di vigilanza nei confronti delle aziende sanitarie, supporto operativo e tecnico, promozione della ricerca scientifica e gestione amministrativa del comitato etico regionale.
Tutte le altre funzioni di carattere sanitario rientreranno sotto il dipartimento di area Salute diretto dal manager Paolo Bordon. Il personale di Alisa, ad oggi 109 persone, rimarrà solo in parte a Liguria Salute (circa una quarantina), gli altri saranno smistati tra Regione e singole Asl.
Come previsto la governance sarà più snella e si ridurrà a un direttore generale (che dovrà essere nominato dalla giunta attingendo a un elenco di idonei ancora aperto) e il collegio sindacale.
“Con questa riforma, restituiamo alla Regione il pieno governo della programmazione sanitaria, rafforzando la capacità di indirizzo strategico e garantendo maggiore coerenza tra risorse, bisogni del territorio e servizi erogati – commenta l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò -. Come ho già spiegato non si tratta solo di un cambio di nome, ma di una profonda riorganizzazione che consente una gestione più snella ed efficiente. Oltre 7 milioni di euro saranno liberati dai costi di funzionamento e verranno reinvestiti direttamente nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, a beneficio concreto dei cittadini”.
“Liguria Salute invece assumerà un ruolo tecnico di supporto, vigilanza e controllo, diventando il punto di riferimento operativo per l’attuazione delle politiche sanitarie regionali. È quindi una riforma che punta a valorizzare le competenze e migliorare l’efficienza complessiva del sistema. Un cambio di passo necessario per rendere una sanità ligure più moderna e più sostenibile”.
“Liguria Salute – afferma il consigliere regionale di Orgoglio Liguria e presidente della Commissione Sanità, Marco Frascatore – sarà un ente più snello e operativo, con specifiche funzioni tecnico-specialistiche. Questo disegno di legge nasce dalla necessità di rispondere tempestivamente ai cittadini, a fronte dell’aumento della domanda assistenziale e ha come obiettivo quello di perseguire la piena sostenibilità economica del nostro sistema sociosanitario”.
“Questa riforma è uno degli impegni presi dalla giunta in campagna elettorale, sin da subito abbiamo avvertito il bisogno di rinnovare l’azienda e renderla più efficiente. A chi dall’opposizione ci accusa di mancare di coraggio rispondo che il vero coraggio sta anche nella consapevolezza che le cose possono andare meglio e nella determinazione di impegnarsi per migliorarle”.
“Sulla sanità abbiamo votato una riforma che segna un cambio di passo importante” sottolinea poi Rocco Invernizzi, capogruppo di Fratelli d’Italia. “Si tratta non di un atto tecnico, ma di una scelta di visione: Liguria Salute è il nuovo braccio operativo della Regione per rendere il sistema sanitario più efficiente, più moderno, più vicino ai cittadini”.
“Liguria Salute sarà una struttura leggera e focalizzata, con 40 professionisti dedicati a logistica sanitaria, centralizzazione degli acquisti, supporto amministrativo alle Asl, monitorargli flussi informativi e integrazione digitale dei servizi. Non un duplicato – ha precisato – ma uno strumento di coordinamento e razionalizzazione, capace di liberare risorse e reinvestirle dove servono: più prestazioni, più personale in prima linea, più assistenza domiciliare, più presidi territoriali”.
Tra gli obiettivi di Liguri Salute, la riduzione delle liste d’attesa, il potenziamento delle cure domiciliari per anziani e malati cronici, una rete sanitaria più capillare e un’integrazione più forte tra sanità e servizi social: “Liguria Salute – conclude Invernizzi – è una scelta di responsabilità: semplificare, digitalizzare, rendere più trasparente l’uso delle risorse pubbliche. Nessun lavoratore sarà lasciato indietro: tutti i dipendenti saranno ricollocati, con attenzione e valorizzazione delle competenze”.