Allegri cambia tutto al Milan: addio corto muso, sì a Vlahovic e manda già messaggio a Conte
- Postato il 7 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Fu l’8 luglio 2024 quando il Milan presentò Fonseca in una già rovente Milanello affamata di risultati. Un anno dopo esatto tocca a Massimiliano Allegri che – 11 anni dopo la precedente esperienza in rossonero – dovrà risolvere ancor più problemi al Diavolo: dal calciomercato in uscita ai diktat precisi per quello in entrata, la protesta continua del tifo organizzato e un gioco da ritrovare per tornare in Champions League. Una situazione diversa da quella dell’ultima volta ma era un altro Milan – con Galliani e Berlusconi – e un altro Allegri, che alle spalle aveva solo gli anni di Cagliari come esperienza importante.
- L'utima volta di Allegri
- Allegri si presenta e spiega come inseguire lo scudetto
- Allegri dice addio al corto muso e spiega nuovo modulo
- Allegri insegue il percorso dello scorso anno di Conte a Napoli
- Allegri apre a Vlahovic al Milan
- Allegri racconta quando ha accettato il Milan
L’utima volta di Allegri
L’Allegri di oggi ha vinto tanto con la Juve con cui si è lasciato male: lo ricordiamo nel suo ultimo giorno bianconero sbraitare dopo la vittoria della coppa Italia. Le urla a Rocchi, lo sgarbo a Giuntoli, la lite con un giornalista prima del brusco divorzio ma ora Max ha voglia di tornare a vincere.
Non c’è Zlatan Ibrahimovic al fianco di Max (come invece fu per Fonseca): quest’oggi è toccato al neo direttore Igli Tare dare inizio alla conferenza di presentazione del neo tecnico livornese. Allegri con giacca, cravatta nera (e non rossa come quella che scelse l’ex tecnico portoghese con tanto di bandierina ucraina presente con spilla sul vestito) e una risatina ‘ironica’ – ma ricca sia di tensione che di adrenalina per il suo ritorno in società – dà avvio alla nuova stagione rossonera lanciando dei messaggi chiari alla società e all’ambiente.
Allegri si presenta e spiega come inseguire lo scudetto
In un mese e mezzo di Milan (data dell’ufficialità dell’annuncio di Allegri in rossonero), il neo tecnico ha solo da poco respirato l’aria di Milanello e sondato le dinamiche societarie: “Da quando sono arrivato abbiamo cominciato a lavorare insieme con il Direttore e tutti le componenti della società: per ottenere risultati bisogna essere un blocco unico, con un’unica direzione verso quale andare, con responsabilità che dobbiamo avere verso un club importante come il Milan. Sono tornato di nuovo al Milan dove ho trovato tante persone che avevo lasciato e tante persone nuove, che per me sono uno stimolo importante: conoscere persone nuove ti crea un’attenzione completamente diversa”.
Allegri stabilisce poi l’obiettivo stagionale e la possibilità di inseguire lo scudetto: ” Il primo obiettivo è che il Milan torni a giocare la Champions. A marzo bisogna essere in quelle posizioni. Poi avremo l’ambizione di dare il massimo nei risultati fino a fine campionato, con attenzione massima ai due mesi finali. I primi sei mesi sono importanti per creare le migliori condizioni per arrivare a marzo, dove si decidono le stagioni”.
Allegri dice addio al corto muso e spiega nuovo modulo
Come giocherà il nuovo Milan di Allegri? Il tecnico livornese, con una battuta a bruciapelo con Franco Ordine, stabilisce già che il catenaccio e il corto muso non faranno parte del gioco dei rossoneri. Inoltre, Allegri spiega anche quale sarà il sistema di gioco (dando addio al 3-5-2) e quali i nuovi interpreti: “Si parte con il 4-3-3, saremo molto più offensivi, altro che catenaccio. Ricci e Modric saranno i nostri due punti chiave del centrocampo.”
Sul croato aggiunge poi Allegri: “Aspettiamo che arrivi, arriverà in agosto. È un giocatore importante e straordinario. Abbiamo Ricci, Modric, Loftus-Cheek che è un giocatore molto importante che due anni fa ha fatto 12 gol, abbiamo Fofana, Bondo, Musah. Abbiamo degli ottimi giocatori. A centrocampo sicuramente giocheremo con i 3, a seconda delle caratteristiche dei singoli ci metteremo in campo e soprattutto cercherò di farli rendere il meglio possibile”.
Allegri insegue il percorso dello scorso anno di Conte a Napoli
L’anno scorso il Napoli ha vinto il campionato senza l’impegno delle coppe europee. Allegri spiega gli ingredienti per poter far bene al Milan per poter emulare Conte: “Posso solo dire che quando si lavora al Milan bisogna avere tutti l’ambizione di avere il massimo dei risultati: bisogna cominciare a lavorare con la convinzione di ottenere il massimo dei risultati. Se a marzo saremo a bravi ad essere nelle posizione importanti allora giocheremo per cose importanti.
Conclude poi Allegri: “Ora non serve a niente dire che vinceremo il campionato: bisogna essere responsabile e concreti, ottenendo risultati attraverso passione, lavoro e la responsabilità che ognuno di noi all’interno di questo club deve avere. E’ chiaro che adesso il Napoli sia già la favorita”.
Allegri apre a Vlahovic al Milan
Dopo le liti e le incomprensioni alle Juventus, il neo tecnico dei rossoneri inverte la rotta con Vlahovic ed apre ad un possibile arrivo del serbo in rossonero: “È un ragazzo straordinario, era arrivato molto giovane dalla Fiorentina. Per quanto riguarda il mercato il direttore Tare, insieme alla società, monitora il mercato. Condividiamo tutti i giorni le opportunità che ci sono. Le uscite sono state condivise con la società. Oggi ne ho 25 di movimento e sono molto contento. Le cose vanno fatte piano e piano e fatte bene: il 17 agosto c’è la prima partita di Coppa Italia. Una partita da dentro o fuori che ci servirà a prepararci al campionato”.
Allegri racconta quando ha accettato il Milan
Il neo tecnico dei rossoneri racconta poi un aneddoto del momento in cui ha accettato il Milan: “L’offerta più importante era quella dei rossoneri. Non si tratta di rivincita sulla Juventus e il Milan è un Club a cui sono molto affezionato. Quando mi è arrivata la telefonata di Tare e Furlani li ho incontrati subito: ero molto entusiasta ed in un’ora abbiamo deciso che avremo cominciato questa avventura insieme. Sono molto contento di questa scelta che ho fatto”.
Allegri ha poi incontrato la proprietà e manda un messaggio ai tifosi che sono delusi: “L’ho incontrata la società. È stato un pranzo piacevole, sono stato molto contento. Per quanto riguarda i tifosi la cosa più importante che dobbiamo fare è lavorare bene, giorno dopo giorno: l’unica cosa per riconquistare il rispetto dei tifosi è quello di lavorare bene, con responsabilità e professionalità. E cercare di ottenere risultati, che è la cosa che conta di più nel calcio. I tifosi dovranno darci una mano, avremo bisogno di loro assolutamente”.