Alpha Impulsion testa con successo il più grande motore spaziale autofago al mondo

  • Postato il 20 giugno 2025
  • Di Panorama
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Il problema dei detriti spaziali e dell’inquinamento del cosmo è sempre più sentito.

Una soluzione però pare arrivare dalla start-up italo-francese Alpha Impulsion, società specializzata nella propulsione spaziale, che ha raggiunto un traguardo importante: l’accensione con successo del più grande motore a razzo “autofago” mai realizzato al mondo.

Si tratta di un vettore che si consuma mentre brucia, in modo da non lasciare detriti.
L’evento rappresenta il culmine di una campagna di prove durata tre settimane e condotta presso l’aeroporto di Agen (in località Agen-La Garenne, nel dipartimento del Lot-et-Garonne, in Nuova Aquitania, Francia, dove alla fine di maggio la squadra ha assemblato per l’ultima volta il motore a razzo e lo ha installato su uno speciale banco di prova, dotandolo della sua innovativa fusoliera combustibile, elemento distintivo della tecnologia autofaga.

Un motore che si consuma per non inquinare

In questo tipo di propulsione, infatti, la fusoliera stessa del razzo costituisce il carburante consumandosi progressivamente durante il volo e permettendo di ridurre sia le scorie, sia l’80% il costo di accesso allo spazio.

In 17 secondi, tale è stata la durata della prova, nonostante un lieve danneggiamento delle protezioni termiche, il test ha raggiunto tutti gli obiettivi tecnici: stabilità dell’accensione, controllo della combustione, utilizzo della fusoliera come combustibile, resistenza strutturale di quest’ultima alle pressioni operative, tenuta delle guarnizioni dinamiche e corretto funzionamento delle procedure di riempimento della sostanza ossidante.

Marius Celette, Ceo e co-fondatore di Alpha Impulsion, ha dichiarato: “È un successo straordinario per Alpha Impulsion e per l’industria spaziale nel suo insieme. Sono immensamente orgoglioso del nostro team, che con determinazione e risorse limitate ha raggiunto una pietra miliare decisiva per il futuro della propulsione spaziale. Abbiamo dimostrato che è possibile sviluppare una tecnologia alternativa, innovativa e in grado di ridurre significativamente i costi di accesso allo spazio. Questo test lancia un messaggio forte: l’Europa può essere protagonista nella corsa all’innovazione spaziale.”

Alpha Impulsion guarda al futuro con Opal e Grenat

Il successo di questo test rappresenta la conferma della validità tecnologica della propulsione autofaga e rafforza la strategia di sviluppo della giovane azienda, basata su iterazioni rapide e test progressivi.

Fondata nel 2022, Alpha Impulsion ha già siglato quattro contratti con il Cnes (l’Agenzia spaziale francese), che hanno reso possibile una prima campagna di collaudi nel 2023 e ora l’accensione del motore.

Grazie all’investimento di Cassa Depositi Prestiti tramite l’acceleratore TakeOff 2024, Alpha Impulsion ha aperto una sede a Napoli, integrando poi l’incubatore Esa-bic di Torino.

Ora l’attenzione si sposta sullo sviluppo di due prodotti commerciali chiave: Opal, sistema di propulsione per satelliti, e Grenat lanciatore leggero per trasportare fino a mille chilogrammi in orbita bassa terrestre.

I primi componenti di Opal sono già in fase di produzione con l’obiettivo di completare un test di sviluppo entro la fine del 2025 e avviare la campagna di qualifica nel 2026.

La tecnologia impiegata può ritenersi rivoluzionaria: nel sistema autofago la fusoliera del veicolo spaziale si consuma durante il volo, accorciandosi come una candela e lasciando intatti a fine missione la camera di combustione ed il carico utile da trasportare. Il veicolo diventa progressivamente più leggero, migliorando così le sue prestazioni.

Lisa Buxton, direttrice del prodotto, ha dichiarato: “Il guadagno, in termini d’efficienza, è sorprendente: sostituendo serbatoi e strutture con carburante possiamo aumentare la capacità di carico utile fino al 40% e ridurre i costi di produzione di un fattore cinque.”

Alpha Impulsion è stata fondata nel 2022 da Marius Celette, Vincenzo Mazzella, Lisa Buxton e Martin Gros; ha sedi a Tolosa, Torino e Napoli.

Prima di entrare nel mercato dei lanciatori orbitali, l’azienda sta concentrando le proprie risorse sullo sviluppo del sistema Opal attraverso i contratti istituzionali come quelli vinti con il Cnes dal 2023.

L’anno successivo ha ampliato le proprie attività in Italia dopo essere stata selezionata per partecipare al programma di accelerazione Takeoff, con sede a Torino.

Successivamente, è stata ammessa al programma di incubazione dell’Agenzia Spaziale Europea – Business Incubation Centre – avviando le attività nel capoluogo piemontese all’inizio del 2025.

Autore
Panorama

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