Alta velocità, ridotti i fondi Pnrr

  • Postato il 23 maggio 2025
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Alta velocità, ridotti i fondi Pnrr

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Fondi Pnrr. Il resto del finanziamento per il lotto Battipaglia-Romagnano coperto da risorse nazionali. E per i lotti calabresi definite le alternative progettuali


I FONDI Pnrr destinati al lotto 1 della nuova Alta Velocità Salerno-Reggio – ovvero la tratta Battipaglia-Romagnano – passano da 1 miliardo 800 milioni a 720 milioni. È quanto prevede la proposta di revisione del Pnrr, la quinta, approvata nei giorni scorsi dalla cabina di regia e che mercoledì è stata illustrata alla Camera dal ministro per gli Affari europei e il Sud Tommaso Foti.

FONDI PNRR, LE PRECISAZIONI DI FOTI


«Non c’è cantiere che si fermi, non c’è tratta che non vada avanti, non c’è intervento che sia sospeso» ha precisato il ministro Foti. Perché il resto del finanziamento necessario – lievitato negli anni da 1,8 miliardi a 2,725 miliardi – viene coperto, ha spiegato Foti in aula, con fondi nazionali.
Perché si è resa necessaria la rimodulazione? E perché l’opera è in ritardo rispetto ai target del Pnrr, che si chiude nel 2026? «Non solo vi è stata una differenza sostanziosa tra l’aggiudicazione della progettazione esecutiva e i risultati della progettazione esecutiva, ma vi sono state anche difficoltà nel reperimento, da parte della società, delle talpe. E mi permetto di farvi presente – dice ancora Foti ai deputati – che i lavori sono ripresi il 21 febbraio 2025, a fronte di un anno precedente nel quale la società ha, in più occasioni, rappresentato l’impossibilità di intervenire».

«OGGI I LAVORI SONO IN CORSO»


L’opera, garantisce comunque il ministro, sarà completata. In ritardo, rispetto al cronoprogramma che fissava la data di attivazione per dicembre 2026, ma sarà completata.
«Oggi i lavori sono in corso, e non si potrà recuperare, ovviamente, il tempo perduto, ma ci sono le risorse e c’è l’impegno, perché il contratto è una cosa diversa dall’accordo – ha argomentato il ministro – Il contratto prevede obbligazioni giuridicamente vincolanti e le obbligazioni giuridicamente vincolanti obbligano, lo dice la parola, l’esecutore a concludere il contratto. Quindi, sotto questo profilo, penso di poter dire che si sono trovati dei punti di equilibrio da parte del Mit che vengono proposti alla Commissione europea, anche perché sono tutti interventi che di per sé hanno una funzionalità operativa».

Resta da capire se e quanto il ritardo del cantiere del primo lotto avrà ripercussioni sui successivi. Sono tutti interventi separati, ma su tutti – fatta eccezione per il raddoppio delle Gallerie Santomarco – pesa l’assenza, totale o parziale, dei finanziamenti necessari. Per il Romagnano-Praia, lotto che dovrebbe andare a gara entro la fine dell’anno, manca un miliardo. E per finanziare i lotti successivi fino a Reggio di miliardi ne servono altri 17. «Saranno finanziati man mano che terminerà la progettazione» spiegano gli addetti ai lavori. E a che punto siamo? Sul cronoprogramma qualcosa finalmente si muove. Per il Praia-Paola e per i 4 lotti successivi – si apprende dal sito del gruppo Fs – è stato completato il docfap, il documento di fattibilità delle alternative progettuali e si prevede di avviare il dibattito pubblico tra il 2025 e il 2026.

LEGGI ANCHE: Il Pnrr cambia, ma il Mit assicura: salva l’Alta Velocità Salerno-Reggio

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