Altre sanzioni Ue in arrivo, stop al gas russo dal 2027 e dazi al 100% sui fertilizzanti. Rischio di nuovi rincari

  • Postato il 5 maggio 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Sebbene i risultati delle sanzioni imposte alla Russia siano stati sinora molto inferiori a quanto sperato, finendo per danneggiare più le economie europee che quella di Mosca, Bruxelles intende insistere su questa strada. Con il sostegno statunitense che vacilla, l’Europa si trova con il cerino in mano. Incapace di sostenere militarmente l’Ucraina come facevano gli Usa, l’Ue prova a giocare l’unica “arma” di cui ritiene di disporre, quella economica. “La pazzia è continuare a fare la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”, ebbe a dire Albert Einstein. Si vedrà. Due i fronti aperti, da un lato ancora il gas, dall’altro i fertilizzanti.

La Commissione si accinge a proporre misure per bloccare del tutto le importazioni di gas russo entro la fine del 2027. Al momento il gas non è oggetto di specifiche sanzioni, avrebbero finito per affossare l’industria europea. Tuttavia, i flussi via gasdotto sono già molto diminuiti, seppur con differenze notevoli da paese a paese. Ma in Europa il gas russo continua ad arrivare via nave, in forma di gas liquefatto (gnl). Sensibilmente più costoso, il gnl è ciò che ha permesso all’Ue di ridurre la sua dipendenza da Mosca. Il gnl importato proviene soprattutto da Stati Uniti e Qatar. Ma molto continua arriva anche dalla Russia. L’Europa è il primo importatore di gas liquefatto russo, di gran lunga davanti a Cina e Giappone, con Francia e Belgio tra i principali clienti.

Nel complesso le importazioni dalla Russia si sono ridotte a circa il 19% degli acquisti totali di gas, rispetto a oltre il 40% prima della guerra. Ora Bruxelles punta ad azzerare. Nei piani che saranno presentati a Strasburgo martedì, la Commissione dovrebbe annunciare una proposta per vietare le importazioni di gas russo, in qualsiasi forma, a partire dal 2027. Secondo fonti vicine alla questione, riporta l’agenzia Bloomberg, la tempistica esatta dipenderà anche dalla capacità dell’Unione di reperire forniture alternative.

L’ipotesi di aumentare gli acquisti dagli Stati Uniti è, peraltro, una delle carte che Bruxelles vuole giocarsi nella partita dei dazi. Secondo la Commissione questa scelta non dovrebbe avere impatti eccessivi sui prezzi, considerata l’abbondante offerta di gnl nell’ambito di uno scenario globale di rallentamento economico. Tuttavia, questo è certo, non saranno i prezzi del gas che arrivava via pipeline.

L’altro capitolo è quello dei fertilizzanti, la cui produzione è legata all’industria del gas. I più comuni nascono infatti dall’ammoniaca, prodotta con il metano. Oggi oltre un quarto delle importazioni di fertilizzanti proviene dalla Russia (un’ulteriore quota dalla Bielorussia, stretta alleata di Mosca). Un import da 2,1 miliardi di euro che l’Ue vorrebbe interrompere. L’Ungheria è contraria e ha posto il veto sulla risoluzione Ue in materia. Ma ora Bruxelles ha trovato un modo per aggirare il no di Budapest attraverso una proposta di legge commerciale. A partire dal prossimo luglio, scatteranno dazi del 100% sui fertilizzanti provenienti da Russia e Bielorussia.

Pure in questo caso però, almeno nell’immediato, la conseguenza più probabile è un incremento dei costi dei prodotti utilizzati dagli agricoltori europei. “I fertilizzanti russi sono i più competitivi in ​​termini di prezzo, grazie a una logistica consolidata”, aveva osservato qualche tempo fa Dominique Dejonckheere del network associativo degli agricoltori europei Copa-Cogeca. Con un dazio del 100%, si stima un incremento del costo medio dei fertilizzanti di 40-45 euro per tonnellata. Quasi certe le ricadute sui prezzi dei prodotti finali che finiscono sugli scaffali dei supermercati.

L'articolo Altre sanzioni Ue in arrivo, stop al gas russo dal 2027 e dazi al 100% sui fertilizzanti. Rischio di nuovi rincari proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti