Amianto negli uffici di via Bosco, i rilievi affidati ad Arpal: gli ufficiali di pg in tribunale a caccia di spazi per lavorare

  • Postato il 14 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Genova24
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via bosco, amianto

Genova.  Un andirivieni continuo tra le stanze recuperate negli uffici di pm in pensione, la sala biblioteca ‘requisita  e i corridoi del nono piano che brulicano di investigatori, come se ne vedono solo all’esito di qualche maxi inchiesta.

Poi le riunioni quotidiane della Conferenza permanente del Tribunale al dodicesimo piano, le richieste di incontro continue da parte di personale e sindacati al procuratore Nicola Piacente. A creare il caos a palazzo di Giustizia è il trasferimento forzoso di parte degli ufficiali di polizia giudiziaria che in tutta fretta tre giorni fa hanno dovuto abbandonare i loro uffici in via Bosco a causa della  presenza di amianto in alcune tubazioni del riscaldamento: 130 in tutti gli investigatori trasferiti.

L’aliquota della polizia giudiziaria della polizia locale, la prima a essere toccata dagli spostamenti, è stata trasferita nelle stanze disponibili in via del Seminario, a pochi passi dalla biblioteca Berio. Dove già in epoca di pandemia Covid venivano svolti diversi processi. Gli altri sono stati trasferiti parte in Questura, parte nella caserma della Finanza di piazza Cavour e gli altri appunto direttamente in Procura. I

l trasferimento è cominciato ieri ma ancora oggi il viavai concitato e gli sguardi un po’ spersi di decine di poliziotti era indicativo della difficoltà a organizzare da un giorno all’altro gli spazi e le nuove postazioni di lavoro. Per far spazio a scrivanie e seggiole  i grandi divani delle sale riunioni e degli uffici degli ex procuratori aggiunti (che ancora non sono stati sostituiti con nuove nomine dal Csm) sono stati spostati nei corridoi creando un accogliente e buffo effetto-salottini collocati a mo’ di arredo nel bel mezzo degli uffici degli inquirenti.

La situazione, in realtà, più che buffa è piuttosto seria, almeno dal punto di vista organizzativo visto che i tempi per un ritorno alla normalità si annunciano lunghi, come ha confermato il procuratore Piacente al termine dell’ennesima riunione. Il tribunale ha incaricato proprio oggi Arpal per eseguire i rilievi sul rischio dispersione delle particelle di amianto, mentre i vigili del fuoco si occuperanno di entrare in sicurezza a recuperare il materiale rimasto negli uffici visto che i fascicoli e pc sono rimasti in loco e i lavoratori del tribunale non vogliono entrare giustamente nelle stanze potenzialmente a rischio.

E’ stata avviata immediatamente un’interlocuzione con il ministero della Giustizia per ottenere i fondi per la messa in sicurezza dell’edificio, anche se al momento – almeno secondo quanto detto ieri sera al convegno dell’Anm dalla presidente della Corte d’appello Elisabetta Vidali – il ministero avrebbe risposto picche. Ma chiaramente l’interlocuzione va avanti.

Autore
Genova24

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