Ampliamento ristorante del Righi, la giunta incontra i comitati: “Presto assemblea pubblica sul progetto”

  • Postato il 25 agosto 2025
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  • Di Genova24
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Genova. Sarà una prossima assemblea pubblica, organizzata da Comune di Genova e Municipio I Centro Est, a far entrare nel dettaglio il confronto tra comitati, privati e civica amministrazione sul progetto di “potenziamento” del ristorante del Righi, finito al centro del dibattito pubblico dopo la costruzione di una passerella di collegamento con l’edificio della funicolare Zecca Righi e l’approntamento dei cantieri per una nuova maxi cambina elettrica prevista all’interno del Parco delle Mura.

A darne notizia gli assessori Emilio Robotti e Francesca Coppola che questa mattina hanno incontrato in loco i cittadini del Righi e i rappresentanti del comitato che nei giorni scorsi avevano presentato una lettera di esposto all’amministrazione comunale e alla sovrintendenza per protestare contro il progetto di ampliamento del ristorante Montallegro, rinomato locale sulle alture del Righi.

Dall’incontro sono emersi tutti i nodi della questione. La più “ingombrante” è quella legata alla cabina elettrica, oggi in fase di costruzione in una area pubblica del parco, a pochi decine di metri dalla funicolare, in area tutelata e vincolata. Uno spazio da sempre usato come area ritrovo e sosta per comitive, scuole e residenti e che oggi si vede frazionato di una parte consistente. “La proprietà del ristorante ha fatto la richiesta di un potenziamento di tensione – hanno alcuni responsabili di Enel presenti all’incontro – una richiesta di 150 kwa. Per poterla garantire, come prassi, abbiamo chiesto al privato di farsi carico della costruzione del locale tecnico, di cui poi Enel diventerà proprietaria”.

I cittadini però, al di là delle necessità tecniche, si chiedono come mai sia stata scelta quell’area. “Come progettisti – ha sottolineato l’architetto Riccardo Fenoglio, autore del progetto, oggi presente all’incontro – abbiamo presentato diverse ipotesi, ma solo questa è stata approvata”. Nei fatti la cabina elettrica potrà offrire 600 kwa, cosa per la quale potrà “essere messa a disposizione di altre necessità del territorio”.

Sul tavolo anche la costruzione della passerella che collega i tetti dell’edificio del ristorante – su cui si sta attrezzando uno sky bar sul terrazzo – e della stazione della funicolare. Secondo le carte, il passaggio sarebbe stato realizzato per motivi tecnici: il passaggio sarebbe una (ulteriore) via di fuga per entrambi gli edifici. Un passaggio, questo, che però presenta ancora degli aspetti da chiarire, visto che al momento, secondo quanto riferito da Fenoglio, in caso di ristorante chiuso l’accesso alla scala di emergenza interna al locale “al momento non è previsto sia disponibile”.

Secondo i comitati la realtà è un’altra: “Con la passerella ci sarebbe una ulteriore espansione dello spazio per i clienti del locale – osservano – uno spazio pubblico ad uso privato”. Una prospettiva che spaventa chi vive da quelle parti soprattutto in un’ottica di overtourism. L’ipotesi, che sarà approfondita nell’assemblea pubblica, è però già in parte “ridimensionata”: “Nella convenzione è previsto che il ristorante non potrà arredare in nessun modo la terrazza della funicolare”. La concessione prevede una canone di 14 mila euro per dieci anni.

“Anche in questo caso ci troviamo davanti ad un progetto ereditato dal passato – spiegana Robotti e Coppola – addirittura dal 2019, prima giunta Bucci, quando fu firmata la convenzione. Oggi siamo venuti qui ad ascoltare i residenti proprio per ribaltare il metodo usato in passato. Ascoltiamo le esigenze del territorio”. Da qui l’idea dell’assemblea pubblica, dove saranno sviscerati tutti i dettagli progettuali e le richieste dei cittadini per provare a trovare una sintesi.

Non soddisfatti, però, i comitati: “Bene l’interessamento della giunta ma non abbiamo ancora avuto le risposte alle richieste fatte – commenta Manuela Cappello – Avevamo chiesto chiarimenti sulla convenzione e su alcuni dettagli del progetto, ci siamo visti sospendere i termini per l’accesso agli atti e nessuno ce lo ha spiegato. Ci sono questioni di interesse pubblico e di sicurezza pubblica. Risulta chiaro l’interesse privatistico alla profittabilità della prospettiva di un afflusso turistico massivo, favorito dagli ampliamenti dell’infrastruttura portuale in corso, a mezzo della funicolare. Prospettiva legittima ma assai preoccupante ed infausta in assenza di una guida virtuosa della gestione del territorio da parte delle amministrazioni competenti. Il Righi, gli spazi e le strutture che ne fanno parte, e che rimangono un bene comune a disposizione di tutti i genovesi, non può essere plasmato solo sulle esigenze di un interesse privato ma necessità dell’interesse attivo e attento delle amministrazioni territoriali di competenza.Aspettiamo quindi che questo nuovo incontro si concretizzi per avere tutte le risposte che crediamo siano dovute”.

Autore
Genova24

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