Anche la Cgil di Savona in piazza a Roma per un nuovo modello sociale e di sviluppo
- Postato il 25 ottobre 2025
- Economia
- Di Il Vostro Giornale
- 1 Visualizzazioni

Savona. “Basta dire che va tutto bene, perché la realtà è ben diversa, anche a Savona e provincia cresce il lavoro povero, precario, insicuro e più in generale la povertà. La Cgil di Savona presente in piazza a Roma per un nuovo modello sociale e di sviluppo anche del nostro territorio che metta al centro le persone e il lavoro – così afferma il segretario della Cgil di Savona Andrea Pasa – Sono oltre 300 i savonesi che questa mattina, 25 ottobre, sono partiti in treno per raggiungere la capitale, pensionate, pensionati, lavoratori, lavoratrici, e disoccupati. In questo Paese e nella nostra provincia c’è un’emergenza di salari, pensioni, sanità e sviluppo economico, il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati in questi anni è drasticamente calato, si è tutti più poveri pur lavorando”.
E prosegue: “In provincia di Savona oltre 15mila lavoratori hanno una retribuzione annua che non arriva a 10 mila euro lordi e le retribuzioni medie orarie sono tra le più basse del nord ovest del Paese , con il 95% di contratti precari , il 47% part time e addirittura il 40% stagionali (poveri lavorando e poverissimi quando andranno in pensione). Il governo ci propone le solite mance con i bonus fiscali che se va bene arriveranno a 3/4 euro al mese ,seppur ma nel 2025 abbiamo pagato fino a 1.500 euro di maggiore tassazione sugli aumenti contrattuali. Per i pensionati la rivalutazione delle pensioni arriverà a 4 euro mensili”.
“Inoltre – continua il segretario – è stata aumentata nuovamente l’età della pensione: dal 2027 ci vorranno tre mesi in più, altro che cancellare la Legge Fornero. Infine nulla su scuola e sanità, le risorse sono state spostate sulle armi e ancor peggio sul versante delle politiche industriali, dove si continuano a svendere asset strategici del Paese, e non programmare nessun investimento in innovazione e sviluppo facendo sprofondare l’apparato industriale dell’intero Paese che vede un segno meno da oltre 2 anni nella produzione industriale”.
“Non va meglio nel savonese dove intere filiere sono in difficoltà da tempo senza che Governo e Regione sappiano trovare soluzioni: automotive, chimica di base, comparto del vetro e acciaio con stabilimenti importantissimi per il territorio, con migliaia di occupati che continuano a non vedere prospettive future . Serve un nuovo modello di sviluppo anche in provincia di Savona dove bassi salari , precarietà e assenza di politiche industriali sono il ‘cancro’ del territorio”, conclude Pasa.