Anche la giunta Bucci è d’accordo: “Via la clausola di riservatezza dal contratto di servizio con Trenitalia”
- Postato il 30 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. La giunta Bucci dice sì alla revisione della clausola di riservatezza del contratto di servizio tra Regione Liguria e Trenitalia. Approvato all’unanimità in consiglio regionale un ordine del giorno, proposto da Selena Candia di Avs e firmato anche da tutti i capigruppo dell’opposizione, che impegna l’amministrazione regionale a muoversi per rendere pubblica e accessibile sul proprio sito istituzionale la documentazione ad oggi secretata, quella sul piano economico-finanziario e sugli investimenti.
“Diamo un parere favorevole perché siamo favorevoli alla trasparenza – ha spiegato l’assessore ai Trasporti Marco Scajola -. Ci sono norme, anche nazionali, che danno forza a Trenitalia come ad altre realtà nel sostenere determinate scelte. Nei confronti di Trenitalia abbiamo sempre ribadito, come Regione Liguria, che vorremmo la pubblicazione di queste informazioni. Dal punto di vista giuridico non sono assolutamente in grado di promettere risultato, perché ci sono difficoltà importanti, ma dal punto di vista politico siamo favorevoli alla trasparenza”.
Il contratto di servizio, sottoscritto nel 2018 mentre era in carica la seconda giunta Toti e valido fino al 2032, prevede all’articolo 24 l’impegno per le parti a mantenere la riservatezza sulle informazioni acquisite in base al contratto, in particolare per quanto riguarda i due allegati incriminati.
Candia ha ricordato la sentenza del Tar del 27 novembre 2019 che impone trasparenza sugli allegati economici del contratto di servizio ferroviario con la motivazione che “la conoscenza dei documenti richiesti appare pertinente al controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e all’utilizzo delle risorse pubbliche nello strategico settore della politica dei trasporti pubblici”. Allo stesso modo si era espresso anche il Consiglio di Stato, obbligando Trenitalia a rendere pubblici i documenti. Una battaglia portata avanti per anni anche dalle associazioni dei pendolari.