Andora, si conclude il progetto di educazione alla legalità degli alunni della scuola primaria di Molino Nuovo
- Postato il 3 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Andora. Lo scorso 30 maggio ad Andora si sono svolte due importanti manifestazioni.
La prima ha rappresentato la conclusione di un progetto di legalità promosso dalla scuola primaria Cappa di Molino Nuovo con la collaborazione delle maestre e in particolare della referente Annalisa Viale. Il progetto è iniziato lo scorso 25 marzo, quando i ragazzi di tutte le classi hanno incontrato rappresentanti delle forze dell’ordine, i quali hanno spiegato loro l’importanza del rispetto delle regole e hanno fornito nozioni riguardanti il bullismo e il cyberbullismo. Successivamente il 18 aprile, sempre a Molino Nuovo, sono intervenuti i reparti cinofili della Polizia Penitenziaria di Asti e dei Carabinieri di Villanova.
Infine il 30 maggio c’è la presentazione, a Palazzo Tagliaferro, del libro “Ero un Bullo, la vera storia di Daniel Zaccaro”, che racconta la storia di un ragazzo dall’infanzia burrascosa il quale, dopo aver trascorso parte della sua gioventù nei carceri minorili, riesce comunque a “farcela”. Si laurea in scienze dell’ educazione e oggi svolge attività di educatore a Kyros, comunità del milanese. Il libro è stato presentato dal suo autore, Andrea Franzoso, che ha risposto a tutte le domande dei ragazzi presenti. Infine sono intervenuti anche la psicologa della casa circondariale di Imperia Patrizia Manderà e la funzionaria giuridico pedagogica Marisa Bonfà.
Sempre il 30 maggio gli alunni della scuola primaria di Molino Nuovo hanno ottenuto, per il secondo anno consecutivo, il riconoscimento dal Trinity College London. I bambini hanno sostenuto una prova che li ha tenuti impegnati per diversi mesi, ma che ha dato loro ottimi risultati.

Le insegnanti si ritengono particolarmente soddisfatte in quanto la performance è stata preparata per affrontare uno stage (nelle classi terza, quarta e quinta) uno step sicuramente non semplice ma che ha dato modo agli alunni di conseguire nuove competenze. Inoltre grazie a un approccio ludico ma ben strutturato, l’award coinvolge anche i più piccoli (classi prima e seconda) a esprimersi attraverso il linguaggio del corpo e le emozioni.