Animali, Forza Italia lancia il garante e la riforma del regolamento comunale

  • Postato il 1 agosto 2025
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Cane guinzaglio

Genova. L’ex Assessore della Giunta Bucci bis ed ora Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Mario Mascia lancia la doppia proposta di iniziativa consiliare di istituire un Garante per il benessere e la tutela degli animali e di riformare il Regolamento per il benessere e la tutela degli animali risalente al 2011, anche per recepire i recentissimi aggiornamenti normativi intervenuti a livello nazionale ed europeo. “Il riferimento è, in particolare” dichiara Mascia, che è avvocato penalista “alla recente riforma entrata in vigore il 1° luglio con la Legge 6 giugno 2025 n. 82 che ha riformato il Codice Penale aggiungendo al Libro II un nuovo Titolo IX bis ad hoc rubricato “Dei Delitti contro gli Animali”: la novella – riconoscendo gli animali come esseri senzienti soggetti di diritto – ha inasprito le pene per i reati di maltrattamento, uccisione e traffico, oltre che per spettacoli e combattimenti vietati, abbandono e detenzione inadeguata in quanto incompatibile con la natura dell’animale e produttiva di gravi conseguenze, e sopratutto ha introdotto ex novo il divieto di detenere cani e gatti alla catena, che va recepito anche a livello comunale”

“L’istituzione di un Garante ad hoc per il benessere e la tutela degli animali” continua il Segretario di Forza Italia Grande Città di Genova “è volta innanzitutto a presidiare le libertà che vanno assicurate agli animali come creature senzienti compatibilmente con le loro caratteristiche biologiche, fisiologiche ed etologiche:
1)la libertà dalla fame, dalla sete e dalla malnutrizione; 2)la libertà dal disagio fisico e ambientale; 3) la libertà da dolore, ferite e malattie; 4) la libertà di manifestare le caratteristiche comportamentali specie – specifiche normali; 5) la libertà da paura e angoscia – distress”.

“L’auspicio è che questa nuova figura di garanzia per il benessere e la tutela degli animali” aggiunge Mascia, che nel suo primo mandato consiliare aveva proposto a prima firma e fatto approvare dal Consiglio Comunale l’introduzione delle figure del Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel 2018 (in oggi è il dott. Francesco Mazza Galanti), e poi nel 2022 del Garante dei diritti degli Anziani (in oggi è il Prof. Paolo Tanganelli) “riscuota l’avallo del Consiglio comunale e una volta introdotta si coordini e collabori coi Garanti per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e dei diritti degli anziani. Nella comunità genovese che registra per il 2024 l’indice di vecchiaia di 270,5 anziani over 65 ogni 100 giovani under 15, gli animali di affezione hanno ormai raggiunto un numero ragguardevole e soprattutto costituiscono formidabili ponti relazionali ed affettivi nella quotidianità dei nuclei familiari, soprattutto per bambini ed anziani, contribuendo in maniera significativa al miglioramento della qualità di vita di tutte le persone che ne fanno parte”.

“L’esigenza di aggiornare e approfondire il Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città, datato 2011” conclude Mascia “si impone al fine di dotare l’Amministrazione comunale di uno strumento moderno che recepisca la sempre crescente attenzione, da parte dei Genovesi, alle problematiche relative alla tutela degli animali, in particolare di quelli d’affezione, che sono considerati a pieno titolo fidi compagni di vita e membri dei nuclei famigliari, tenendo conto delle novità normative e delle profonde trasformazioni che hanno connotato la relazione con loro negli ultimi anni. È ormai sentire comune che la civiltà del consorzio umano si misuri anche sulla sua capacità di assicurare che gli animali vi siano accettati, ben curati e percepiti come una componente importante ed essenziale della vita delle persone, delle famiglie e dell’ambiente urbano. Per questo l’iniziativa consiliare mira a preservare ed incentivare anche con spazi pet friendly e servizi di pet sitting le relazioni con gli animali di affezione nei luoghi di lavoro, di cultura, di formazione ed istruzione, di svago, di cura, di accoglienza, di vita ed anche di sepoltura delle persone”.

La riforma introduce il divieto di utilizzare collari di scorrimento a strozzo, elettrici o dotati di punte, cosi come il divieto di tenere legati alla catena gli animali di affezione o comunque di utilizzare ogni altro strumento di contenzione che ne impedisca il movimento.

Oggetto della proposta sono anche l’organizzazione di corsi gratuiti di educazione cinofila dedicati ai detentori di cani considerati pericolosi, la costruzione e il risanamento di ricoveri pubblici per animali, l’attivazione di poli di emergenza veterinaria.

Altra novità riguarda l’autorizzazione di spettacoli pirotecnici, che potrà essere rilasciata se il richiedente si impegnerà a garantire la normale tollerabilità dei rumori, anche in rapporto alla stima approssimativa del numero di animali domestici e selvatici che vi sono esposti nei dintorni e all’esigenza di tutelarne la vita e il benessere. Il destinatario dell’autorizzazione dovrà in ogni caso fornire congruo preavviso circa le date e gli orari delle manifestazioni al Municipio interessato, onde consentire ai suoi abitanti di adottare a loro volta misure atte a salvaguardare il benessere degli animali di cui siano proprietari o detentori.

La proposta prevede altresi che sia previsto ex novo nel Regolamento anche l’impegno dell’amministrazione comunale a garantire che nei circhi e nelle attività di spettacolo, fiere e mostre viaggianti di stanza sul territorio comunale gli animali di ogni specie siano trattati con modalità tali da preservarli da fame, sete e malnutrizione, da ogni disagio fisico e ambientale, dolore, ferita e malattia e da garantire loro la libertà di manifestare le caratteristiche comportamentali specie – specifiche normali e la libertà da paura e angoscia – distress.

Un altro articolo di cui viene richiesta l’introduzione riguarda l’identificazione degli animali e vieta espressamente la detenzione e la vendita di animali “non identificati e/o non identificabili”, in linea con le nuove norme comunitarie sulla tracciabilitá.

Una nuova disposizione è poi dedicata alla sepoltura degli animali di affezione e prevede che “le urne contenenti le ceneri di animali d’affezione possono essere collocate nel luogo di sepoltura del proprietario defunto, nel rispetto delle disposizioni di polizia mortuaria” mentre “La tumulazione degli animali di affezione nella tomba o nel loculo del defunto o nella tomba di famiglia, su disposizione testamentaria e/o istanza dell’avente diritto, viene autorizzata se l’animale è appartenuto al concessionario defunto o ad una delle persone defunte indicate dal concessionario quali aventi diritto alla sepoltura, oppure, nei casi in cui il concessionario non si sia avvalso di tale facoltà, qualora l’animale da compagnia sia appartenuto ad una delle persone defunte aventi diritto alla sepoltura.”

Altre innovazioni proposte riguardano l’iscrizione degli animali d’affezione nello stato di famiglia dei proprietari e i permessi per assistenza ad animali d’affezione e pet therapy che potranno essere rilasciati ai dipendenti comunali “in caso di documentata infermità o decesso del proprio animale d’affezione ovvero in caso di proprio certificato stato di disagio, disturbo o malattia, che renda necessario prolungare, durante le previste ore di servizio, la convivenza e la buona compagnia dell’animale d’affezione”.

Nella proposta viene anche messa nero su bianco l’esclusione da ogni divieto di accesso in aree urbane, luoghi aperti al pubblico, giardini, parchi pubblici, aree verdi e spiagge “i cani, resi riconoscibili in base alla normativa vigente, che svolgono attività di ausilio a persone disabili, o appartengono a società di salvamento, forze dell’ordine e protezione civile.”

Per i trasporti su mezzi pubblici, la riforma prevede che “le condizioni tariffarie offerte dalle aziende pubbliche erogatrici del servizio di trasporto non possono prevedere aggravi di spesa per il passeggero che si accompagna con un solo animale d’affezione” e che “il Comune promuove la presenza sul territorio di taxi disponibili e attrezzati per il trasporto di cani e altri animali d’affezione”.

La proposta contiene altresì un nuovo articolo dedicato agli spazi di accoglienza per friendly e ai servizi di pet sitting per mantenere anche ‘fuori casa’ la convivenza e la relazione con gli animali di affezione: “Il Comune, nell’ambito delle proprie competenze e nel rispetto delle esigenze sanitarie, ambientali e del benessere degli animali, promuove ed incentiva il mantenimento della convivenza e della relazione tra le persone, in particolare bambini ed anziani, e gli animali d’affezione di loro proprietà o comunque utilizzabili anche per la pet therapy, in spazi di accoglienza (pet friendly) da individuarsi, previo nulla osta delle Direzioni competenti, del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria e del DSA di ATS Genova, nell’ambito dei propri uffici ed immobili, degli asili, delle scuole, delle biblioteche e dei musei civici, degli impianti sportivi, degli enti comunali, delle aziende a partecipazione comunale, delle comunità e strutture sanitarie e sociosanitarie convenzionate e negli alloggi che ospitano persone indigenti e/o senza fissa dimora, se del caso garantendo servizi di custodia (pet sitting) a cura di associazioni ed enti all’uopo comvenzionati”.

Per favorire le adozioni consapevoli è infine previsto il “- il rilascio di voucher a coloro che adottano cani ospitati dal Comune presso rifugi o ricoveri per animali d’affezione da utilizzare per corsi di comunicazione e gestione del cane, in collaborazione con le associazioni, enti che si occupano di benessere animale e l’Ordine dei medici veterinari”.

Autore
Genova24

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