Anime di coraggio alla 82ª Mostra di Venezia: regia di Giorgio Ghiotto
- Postato il 1 settembre 2025
- Cinema
- Di Paese Italia Press
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In occasione dell’82ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il Ministero della Difesa e la Marina Militare presentano il documentario fuori concorso Anime di coraggio scritto e diretto dal giovane e talentuoso regista Giorgio Ghiotto con la produzione esecutiva dalla Paparusso Communication. L’evento si tiene venerdì 5 settembre, dalle ore 18 alle ore 19, presso l’Hotel Excelsior – Sala Tropicana 1 dell’Italian Pavilion – al Lido di Venezia.
Ghiotto, classe 1999, nel 2023 con Wings of Dust ha ricevuto la Medaglia d’Oro agli Student Academy Awards ed è stato inseritonella shortlist dei 96° Oscar® per la categoria Miglior Cortometraggio Documentario diventando il più giovane italiano di sempre a raggiungere questo traguardo.

In questo lavoro il regista racconta la vita a bordo della nave Montecuccoli della Marina Militare che, al termine di un lungo periplo del mondo, si prepara ad affrontare un’ultima sfida: l’attraversamento del Mar Rosso per tornare nel Mediterraneo. Il racconto intimo ed umano che traspare dalle immagini ci porta a conoscere ogni giovane a bordo, persone consapevoli di essere parte di qualcosa di più grande e pronte al sacrificio per proteggere la propria famiglia e il proprio Paese. “Il dono più grande di produrre documentari” sostiene Giorgio Ghiotto “è la possibilità di raccontare al pubblico realtà sconosciute così da offrire spunti di riflessione per costruire una società migliore. Questo è stato il caso della mia esperienza con la Marina Militare dove l’approccio del cinema verité mi ha permesso di vivere la vita quotidiana a bordo della nave catturando sia momenti operativi di alta intensità sia di introspezione. Sono felice che la Mostra del Cinema di Venezia offra visibilità al documentario perché il mio intento di regista non è raccontare il lavoro della Difesa, ma ispirare i giovani a seguire la strada più difficile, quella del coraggio, dell’aiutare il prossimo in difficoltà a sostegno dei diritti umani. L’umanità è la nostra unica arma per creare un mondo più giusto e il mondo del cinema è il nostro più grande alleato”.
Nicola Paparusso, che con la sua società vanta numerose collaborazioni istituzionali e rappresenta diversi artisti tra i quali anche candidati agli Oscar, sottolinea: “Sono onorato che il Ministero della Difesa e la Marina Militare abbiano affidato alla Paparusso Communication la produzione esecutiva di questo cortometraggio che racconta lo stato d’animo, l’entusiasmo e i timori di persone che quotidianamente si adoperano per salvarci dai pericoli che si nascondono nelle acque territoriali italiane e internazionali. Quando pensiamo alla Marina Militare pensiamo alla difesa bellica, ma questi uomini e queste donne non solo ci tutelano da situazioni estreme, ma agiscono ogni giorno in maniera quasi invisibile e silente per salvaguardare le vite umane che vivono in mare. Con Giorgio Giotto abbiamo utilizzato un linguaggio attuale per far arrivare il messaggio in maniera chiara e diretta. Lui è un regista giovane e capace e la Paparusso Communication è fiera di questa collaborazione”.
Giorgio Ghiotto
Nato a Roma nel 1999, si distingue subito come documentarista dal talento straordinario, capace di intrecciare arte ed etica, emozione e verità. Il suo sguardo da regista, profondo e autentico, si concentra sulla storia dell’altro, ponendosi non come giudice, ma come testimone partecipe e rispettoso. Attraverso una narrazione che rifiuta ogni artificio Ghiotto sa restituire, con poesia e crudezza, l’essenza dell’essere umano: le sue storie, le sue fragilità, le sue responsabilità verso il mondo. Dopo la laurea in Communication presso la University of Westminster di Londra, Ghiotto prosegue la sua formazione con un Master in News & Documentaries alla New York University. Come progetto di tesi realizza Wings of Dust, un documentario di 30 minuti interamente scritto, girato e montato da lui. Con questo lavoro conquista la Medaglia d’Oro agli Student Academy Awards 2023 e viene inserito nella shortlist dei 96° Oscar®, diventando il più giovane italiano di sempre a raggiungere questo traguardo.
Per girare il documentario vola fino a Cuzco, in Perù, dove incontra Vidal Merma, giornalista indipendente e attivista Quechua, impegnato nella difesa delle fonti d’acqua minacciate dall’industrializzazione. Colpito dal coraggio e dalla dedizione di Vidal, Ghiotto ne racconta la storia. Il suo impegno nel valorizzare ogni vita, ogni battaglia personale e collettiva, è la linfa che anima il suo cinema. Per Ghiotto la forza del documentario risiede nella capacità di dar voce a chi lotta per la propria terra, per la propria identità, per un futuro più giusto. Il talento, per lui, è al servizio della bellezza di una verità, di un credo che sogna un domani migliore dove ogni gesto, ogni immagine, ogni parola possano davvero contare nel grande mare del cambiamento che abbraccia il singolo e l’umanità intera. Il successo del documentario gli apre le porte dei più importanti network statunitensi: viene invitato a parlare del suo lavoro su MSNBC – Morning Joe e su ABC News – Good Morning America, due tra i programmi di informazione più seguiti negli Stati Uniti. Inoltre avvia una collaborazione con l’attore e produttore Benjamin Bratt, riconosciuto a livello internazionale per il suo impegno in progetti di grande sensibilità sociale. Con il film Movement Ghiotto si afferma anche nel panorama cinematografico italiano, conquistando il premio per il miglior film Myframe ai Myllennium Awards 2022. Ha inoltre ricevuto una formazione specialistica nella gestione di situazioni di guerra e rischio estremo grazie a un programma del New York Times, affinando la capacità di operare anche nei contesti più complessi. Nel suo percorso professionale, Ghiotto ha lavorato per importanti organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, realizzando progetti sui temi della migrazione in Bosnia e della sostenibilità in Costa Rica e Belize. Parallelamente ha collaborato anche con clienti commerciali di primo piano come Mercedes-Benz e la Marina Militare Italiana, dimostrando una capacità rara di muoversi con coerenza e profondità tra il racconto sociale e il mondo branded. Ogni storia che sceglie di raccontare, ogni immagine che costruisce, ogni parola che lascia spazio all’altro, confermano la sua idea di cinema: uno strumento per dare voce, per accendere coscienze, per sognare – concretamente – un domani migliore.
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