Anziano contagiato da leishmaniosi, l’Ordine dei Veterinari: “Non causata da virus ma da protozoo parassita. La prevenzione arma più efficace”
- Postato il 9 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. In seguito al caso di morte per leishmaniosi canina di un paziente anziano nel savonese riportato dai media (che “descrivono erroneamente la malattia come causata da un virus”), l’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Savona desidera fare alcuni chiarimenti.
“La leishmaniosi non è causata da un virus, bensì da un protozoo parassita del genere leishmania – spiegano i veterinari savonesi – Il cane è il principale serbatoio dell’infezione in Italia, ma in alcuni casi anche l’uomo può essere contagiato, soprattutto se immunodepresso, anziano o molto giovane. La malattia è infatti una zoonosi: può essere trasmessa dagli animali all’uomo, anche se ciò avviene indirettamente, attraverso la puntura del vettore infetto”.
“La prevenzione rappresenta oggi l’arma più efficace per contenere la diffusione della leishmaniosi. Per questo l’Ordine raccomanda a tutti i proprietari di cani di: effettuare controlli veterinari periodici; applicare regolarmente presidi antiparassitari repellenti (collari, spot-on, spray); evitare l’esposizione all’aperto dei cani durante le ore serali e notturne, quando i pappataci sono più attivi; valutare la vaccinazione o altre misure preventive, in accordo con il proprio veterinario di fiducia”.
“Gli animali malati vanno diagnosticati e curati tempestivamente: lasciarli senza trattamento significa esporli a gravi sofferenze e contribuire alla diffusione della malattia. Il trattamento veterinario, oltre ad avere una finalità terapeutica, svolge anche un importante ruolo di sanità pubblica, impedendo che l’animale infetto diventi fonte di infezione per altri animali o per l’uomo. La collaborazione tra veterinari, cittadini e istituzioni è fondamentale per tutelare la salute pubblica e il benessere animale. Per ulteriori informazioni, è opportuno rivolgersi al proprio medico veterinario”.