Appello di sette premi Nobel: “La Francia vari l’imposta minima sui super ricchi”. In povertà il 15% della popolazione
- Postato il 7 luglio 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Sette economisti vincitori del premio Nobel fanno appello alla politica francese perché introduca un’imposta minima sul patrimonio dei più ricchi, ispirata alla proposta dell’economista Gabriel Zucman. In un editoriale pubblicato lunedì su Le Monde Daron Acemoglu, George Akerlof, Abhijit Banerjee, Esther Duflo, Simon Johnson, Paul Krugman e Joseph Stiglitz scrivono che sarebbe l’“occasione per la Francia di mostrare la via al resto del mondo”. Iniziando a sanare un sistema che consente a miliardari come Elon Musk o Bernard Arnault di pagare in tasse sul reddito percentuali ridicole della loro ricchezza: 0,6% negli Usa e 0,1% in Francia.
Il loro appello arriva dopo che il Senato francese ha bloccato la proposta della cosiddetta “tassa Zucman”, un’imposta minima del 2% sui patrimoni superiori ai 100 milioni di euro (circa 1800 famiglie). Gli autori insistono che sarebbe lo strumento più efficace per ridurre le disuguaglianze e rafforzare la coesione sociale, oltre a fornire risorse preziose in una fase difficile per le finanze pubbliche. Proprio oggi l’istituto di statistica francese Insee ha comunicato che nel 2023 il tasso di povertà è salito al 15,4% della popolazione, un record dal 1996, data di creazione dell’indicatore. Oggi 9,8 milioni di francesi hanno redditi mensili inferiori alla soglia di povertà, fissata al 60% del redito medio (1.288 euro per una persona sola) e sono 650.000 le persone precipitate nell’indigenza in un solo anno a causa della cancellazione degli aiuti in vigore nel 2022 per sostenere il potere d’acquisto. Dall’indagine dell’Insee emerge anche una “forte” crescita delle diseguaglianze, conseguenza del calo del livello di vita dei nuclei più modesti e dell’aumento di quelli più ricchi.
E’ in questo contesto che i premi Nobel ritengono indispensabile colpire chi sfrutta complesse strutture societarie per abbassare il carico fiscale e contrastare l’elusione fiscale. La proposta è stata discussa lo scorso anno al G20, i cui leader si sono impegnati a negoziare “in modo cooperativo per garantire che gli individui con un patrimonio netto molto elevato siano effettivamente tassati”. Nei giorni scorsi durante la IV Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo delle Nazioni Unite, a Siviglia, la Spagna e il Brasile hanno presentato un’iniziativa congiunta per promuovere a livello mondiale una maggiore tassazione dei super ricchi. La loro dichiarazione sostiene che, se non si interviene, “l’estrema disuguaglianza continuerà ad aumentare, minando la crescita, la sostenibilità e la fiducia dei cittadini nella democrazia”. Una delle cause di questa crescente disuguaglianza è il basso contributo delle persone con un patrimonio elevato, che spesso godono di aliquote fiscali effettive significativamente inferiori alla media dei lavoratori o dei cittadini. Per correggere questa situazione, la proposta mira a incentivare e orientare diversi paesi ad aderire all’iniziativa e ad affrontare le carenze politiche, amministrative e di dati, garantendo che le persone con un patrimonio elevato siano tassate in modo più efficiente in base alla loro ricchezza.
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