Arrestato in Italia un cittadino ucraino sospettato di essere coinvolto nell’esplosione Nord Stream

  • Postato il 21 agosto 2025
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Un uomo di origine ucraina è stato arrestato in Italia: sarebbe coinvolto nelle esplosioni sottomarine che nel 2022 hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream tra Russia e Germania. Lo ha reso noto la Procura federale tedesca. Il sospettato, identificato solo come Serhii K., è stato arrestato durante la notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 agosto nella provincia di Rimini. Le autorità tedesche hanno aggiunto che ritengono si tratti di uno dei coordinatori dell’operazione.

“L’imputato è fortemente sospettato di aver causato collettivamente un’esplosione con esplosivi, di sabotaggio anticostituzionale e di distruzione di edifici”, spiega una nota della procura tedesca di Karlsruhe. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri di Misano Adriatico, in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale di polizia. Secondo quanto scritto nel mandato d’arresto europeo, Serhii K. avrebbe fatto parte di un gruppo di persone che nel settembre 2022 ha piazzato alcuni ordigni esplosivi nei gasdotti “Nord Stream 1” e “Nord Stream 2“, vicino all’isola di Bornholm. Come già noto, per il trasporto il gruppo usato uno yacht a vela partito da Rostock. L’imbarcazione era stata precedentemente noleggiata da un’azienda tedesca tramite intermediari, avvalendosi di documenti d’identità falsi.

Gli ordigni sono esplosi il 26 settembre 2022, danneggiando i gasdotti costruiti per trasportare il gas naturale russo in Germania attraverso il Mar Baltico. I danni hanno aggravato le tensioni legate alla guerra in Ucraina, mentre i paesi europei si stavano svincolando dalle fonti energetiche russe, dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte del Cremlino. Il gasdotto Nord Stream 1 costituiva la principale via di approvvigionamento di gas naturale della Russia verso la Germania fino a quando Mosca non ne ha interrotto le forniture alla fine di agosto 2022. Il Nord Stream 2, invece, che non è mai entrato in servizio perché la Germania ha sospeso il suo processo di certificazione poco prima dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio di quell’anno. La Russia ha accusato gli Stati Uniti di aver organizzato le esplosioni, ma Washington nega il suo coinvolgimento. I gasdotti sono stati a lungo criticati in quanto considerati un rischio per la sicurezza energetica dell’Europa, aumentando la dipendenza dal gas russo. Nel 2023, i media tedeschi hanno riferito del coinvolgimento di un gruppo filo-ucraino nel sabotaggio. L’Ucraina ha però respinto le insinuazioni e i funzionari tedeschi hanno espresso cautela in merito alla questione.

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Il Fatto Quotidiano

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