Arriva l’euro digitale, dai pagamenti istantanei al wallet sul cellulare. Cosa cambia

  • Postato il 29 ottobre 2025
  • Economia
  • Di Blitz
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Per Angelica Finatti, esperta di blockchain e direttrice commerciale di Fideiussioni Digitali, l’euro digitale rappresenta una svolta epocale per l’Europa, non una minaccia alla privacy. Il tema sarà al centro della conferenza “Euro digitale, rete di sicurezza o sorveglianza di massa?” durante la Privacy Week (27–30 ottobre), rassegna dedicata alla tutela dei dati e ai diritti digitali.

Finatti sottolinea che l’obiettivo principale del progetto promosso dalla Banca Centrale Europea non è semplicemente la digitalizzazione della moneta, ma la costruzione di un’infrastruttura autonoma capace di ridurre la dipendenza dai circuiti di pagamento esteri. “Oggi ogni transazione passa per intermediari che controllano le carte e i circuiti internazionali – spiega –. Con l’euro digitale, l’Europa potrà finalmente contare su un sistema indipendente e più sicuro”.

Il nuovo strumento sarà custodito in un wallet elettronico gestito da banche o dalla stessa BCE, accessibile tramite app, e permetterà pagamenti istantanei, sicuri e offline anche in assenza di connessione ai tradizionali circuiti bancari.

Sovranità tecnologica e innovazione

Secondo Finatti, l’euro digitale rafforzerà la sovranità tecnologica europea, riducendo il potere dei grandi operatori internazionali. “Le banche potranno ottimizzare le proprie risorse e ridurre le commissioni che oggi finiscono a società extraeuropee – afferma –. Ci vorranno investimenti iniziali, ma nel tempo i vantaggi saranno notevoli”.

Il sistema apre anche la strada a una nuova generazione di pagamenti peer-to-peer tra istituti e privati, con transazioni immediate e sicure. Sarà possibile effettuare operazioni anche offline, garantendo continuità operativa in caso di interruzioni dei sistemi tradizionali. “È un passo verso un’Europa più moderna e tecnologicamente indipendente – aggiunge Finatti – purché le banche comprendano il valore di questa trasformazione e adottino strategie di lungo periodo”.

Privacy e fiducia dei cittadini

Resta, però, il nodo della privacy, uno dei temi più discussi. Le monete digitali, infatti, potrebbero teoricamente permettere una tracciabilità più dettagliata delle transazioni rispetto al contante. Ma Finatti rassicura: “L’euro digitale garantirà standard di riservatezza molto elevati. La BCE ha promesso che funzionerà come il contante: le transazioni resteranno private, pur avvenendo in forma digitale”.

La sfida, secondo l’esperta, sarà convincere le banche a modernizzare le proprie infrastrutture e i cittadini a fidarsi di un nuovo modello economico. “Se l’adozione sarà limitata, il rischio è vanificare gli investimenti – conclude –. Ma se l’Europa saprà crederci, l’euro digitale diventerà la chiave della sua vera indipendenza finanziaria e tecnologica.”

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Blitz

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