Artiom Naliato, 21enne residente in Veneto morto in Ucraina: combatteva per Kiev
- Postato il 23 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Si chiamava Artiom Naliato, aveva 21 anni ed era residente in Veneto. E’ morto nel bombardamento di un campo di addestramento in Ucraina, dove era andato a combattere come volontario. Il giovane, di origine ucraina era stato adottato da piccolo da una famiglia di Tribano, in provincia di Padova. Naliato aveva scelto di lasciare Tribano per tornare a difendere la terra natale. Alcune settimane fa era rientrato nella cittadina padovana, quindi era ripartito per il fronte. La morte risale a lunedì scorso. “Ci stringiamo con affetto e dolore attorno alla famiglia che lo ha accolto e cresciuto con amore – ha scritto il sindaco di Tribano Massimo Cavazzana, su Facebook -. Oggi Tribano perde un suo figlio. Il vuoto che lascia è profondo, ma lo ricorderemo per il coraggio delle sue scelte”.
“La comunicazione è arrivata ieri”, ha raccontato il sindaco a LaPresse. “Da quanto abbiamo capito, il giovane morto a causa di un missile che ha colpito la caserma in cui si trovava. L’episodio sembra essere avvenuto a pranzo. Era intelligente e pur non avendo finito la scuola aveva trovato lavoro”, aggiunge il primo cittadino di San Luca Tribano, ricorda poi la “sensibilità” del 21enne e il suo legame con l’Ucraina. Naliato era infatti stato adottato da una famiglia italiana, ma “voleva difendere” la sua terra di nascita. Un legame che si era ulteriormente rafforzato dall’agosto del 2022, quando Naliato era tornato in Ucraina “alla ricerca del fratello“. Era successivamente rientrato in Italia, ma vista la situazione “aveva deciso di ritornare” nuovamente in Ucraina.
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