Ascolino Bernardi: dalle radici di Paganica all’esplorazione dello Spazio

  • Postato il 30 ottobre 2025
  • Editoriale
  • Di Paese Italia Press
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PAGANICA (L’Aquila), 30 ottobre 2025 – In una domenica di fine ottobre un gesto semplice e profondo ha reso omaggio alla memoria dell’amico Ascolino Bernardi. I suoi coetanei della “classe 1964” hanno voluto ricordarlo con una panchina in pietra ambrata, collocata all’ingresso del viale che conduce al Santuario della Madonna d’Appari, nel paese dove l’ingegnere elettronico, che ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla progettazione per l’esplorazione dello Spazio, era nato e viveva.

Sul dorso della panchina è incisa la frase: “Ascoltare, dialogare, fare silenzio, pregare, riposare, e anche le parole non dette volano libere nello spazio e nei pensieri per…”, una sintesi dell’indole di Ascolino e un invito a non disperdere il tempo nell’effimero, ma a coltivare l’ascolto, la riflessione e l’amicizia autentica. Accanto alle parole, il disegno di un rover e del pianeta Marte: simboli che raccontano la passione professionale di Ascolino per la ricerca spaziale.

Nato a Paganica (L’Aquila), il 12 agosto 1964, terzo figlio di Domenico Bernardi e Agata Lorenzetti, Ascolino – nome raro e antico, ereditato dal nonno e portato con fierezza – cresce in una famiglia profondamente legata al territorio. Il padre Domenico, fondatore della società IRTET (Impresa Reti Telefoniche Elettriche e Telegrafiche), contribuì alla ricostruzione e allo sviluppo delle comunicazioni nel dopoguerra. Un’eredità ideale che il figlio ha saputo proiettare “oltre la Terra”, nelle telecomunicazioni satellitari.

Dopo gli studi alla scuola elementare “Francesco Rossi” di Paganica, alla media “Pascoli” e al liceo scientifico “Andrea Bafile” dell’Aquila, nel 1991 Ascolino si laurea in Ingegneria Elettronica all’Università dell’Aquila, con una tesi sperimentale sui circuiti integrati VLSI presso l’Alenia Spazio (oggi Thales Alenia Space Italia), dove viene assunto dopo il tirocinio.

Per oltre trent’anni lavora in un gruppo di eccellenza, dedicandosi alla progettazione di circuiti digitali complessi e ai processi di verifica per applicazioni satellitari. Una carriera silenziosa ma straordinaria, che lo ha portato a contribuire a missioni di grande rilievo internazionale come “Rosetta” – per lo studio della cometa 67P – e “ExoMars”, l’ambizioso programma dell’Agenzia Spaziale Europea per l’esplorazione del pianeta rosso.

Accanto al rigore scientifico, Ascolino era un uomo di molte passioni: lo sport, in particolare il rugby – tifoso appassionato della L’Aquila Rugby e del Paganica Rugby – il cinema, la montagna, il jazz, la buona cucina, e soprattutto l’amicizia. Discreto, autentico, attento agli altri, incarnava una sensibilità profonda, nutrita da cultura, ironia e gentilezza.

Legatissimo alla sua famiglia e alla comunità di Paganica, non ha mai smesso di coltivare le relazioni con i compagni di scuola e di gioventù, sempre presente e propositivo nelle occasioni di incontro. Attivo anche nel sociale, è stato presidente del gruppo comunale AIDO dell’Aquila, promuovendo con convinzione la cultura della donazione.

Ascolino Bernardi è scomparso prematuramente il 4 agosto 2024, affrontando con dignità e coraggio la malattia, senza mai abbandonare la discrezione che lo contraddistingueva.

La panchina a lui dedicata, inaugurata il 19 ottobre scorso in un pomeriggio di sole, è stata benedetta al termine di una cerimonia sobria e partecipata. Presenti le sorelle Anna e Marcella con le famiglie, colleghi di Thales Alenia Space, docenti universitari e tanti amici, tra cui i promotori dell’iniziativa: Gianna Ferella, Norma Paiola, Giustino Tennina, Paola Cicino, Vincenzo Centi, Eric Tudico, Dario Ferella, Silvana Pasqua, Roberta Vivio, Alessandra Amicarelli, Paolo Moro, Concettina Panepucci, Augusto Zugaro, Patrizia Bernardi, Gianni Tennina, Maria Grazia Mattuccilli, Rita Castri, Giulia Mecchia, Maria Grazia Chiaravalle, Gianni Zugaro, Marino Rotellini, Luciana Cocciolone, Tiziana Garnieri, Sabatino Fiordigigli, Annamaria Ferella, Annamaria Bottacchiari, Daniela Volpe, Sandra Ciuffetelli e Don Dionisio Rodriguez, parroco di Paganica.

Durante la cerimonia, Anna e Marcella hanno sottolineato come la panchina rappresenti l’amicizia nella sua forma più pura: un legame di nascita – la classe 1964 – divenuto negli anni fraternità. Non solo memoria, ma dono condiviso: un segno di accoglienza per chiunque salga al Santuario. “Siediti, riposa, affida il tuo dolore, alza lo sguardo verso Maria”, è il messaggio inciso nella pietra e nel cuore di chi vi passerà.

Dopo la benedizione di don Federico Palmerini, chi scrive ha raccolto le parole di tre amici fraterni di Ascolino – gli ingegneri Francesco Quaranta, Mariano Livi e Fortunato Santucci – che ne hanno ricordato la discrezione, la competenza e l’umanità.

Mariano Livi lo descrive come “una persona schiva, riservata, metodica e molto preparata. Mai una lamentela, mai vittimismo. Ha affrontato i suoi problemi di salute con grande dignità, continuando a lavorare con naturalezza e professionalità. È stato un esempio per tutti”.

Il professor Santucci aggiunge: “L’ingegner Bernardi ha dato un contributo essenziale ai progetti di ricerca congiunti tra Università e Thales Alenia Space, trasmettendo ai giovani ingegneri competenze e valori. Era una persona buona, onesta, di grande spessore umano e intellettuale. Quando mi chiamò da Bergamo, poco prima della fine, capii che mi stava salutando. Un gesto profondo, tipico di lui”.

La memoria di Ascolino Bernardi resta viva nell’affetto dei familiari, degli amici, dei colleghi, e di tutti coloro che hanno condiviso con lui passione, lealtà e amicizia. Un esempio di professionalità e umiltà, di amore per la conoscenza e per la propria terra.

A suggellare questa eredità morale e intellettuale, l’Università degli Studi dell’Aquila – su proposta e con il contributo di Thales Alenia Space Italia – ha istituito due Premi di Laurea “Ing. Ascolino Bernardi”, del valore di 2.000 euro ciascuno, destinati a tesi magistrali in Ingegneria Elettronica, Informatica e delle Telecomunicazioni su tematiche legate all’elaborazione digitale del segnale per applicazioni satellitari. La commissione esaminerà entro la fine dell’anno le numerose candidature pervenute.

Un tributo concreto, che unisce memoria e futuro, ricordando l’uomo e l’ingegnere che da Paganica ha saputo guardare – e contribuire – allo Spazio.

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