Assi di forza, Bucci: “Il progetto lo ha fatto un candidato Pd”. La replica: “Ha eseguito ordini”
- Postato il 13 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Continua lo scontro elettorale sugli assi di forza del trasporto pubblico. Dopo l’intervento di Silvia Salis, che oggi ha dichiarato l’impegno a rivedere il progetto per evitare il taglio dei percorsi delle linee collinari, è nuovamente il presidente ligure Marco Bucci a inserirsi nel dibattito.
“Bisogna che la candidata del centrosinistra parli con Fabio Gregorio, che è un suo candidato, e che è quello che ha disegnato questo progetto – ha detto il governatore a margine di una conferenza stampa -. Le linee non sono tagliate ma anzi incrementate, con più corse, ma si fermano al capolinea dove incrociano uno dei quattro assi, come succede in tutte le grandi città. Far arrivare tutte le collinari in centro è uno spreco, che non avrà mai l’ok dei tecnici”.
In effetti Fabio Gregorio, candidato del Pd per il Consiglio comunale, è anche il responsabile Innovazione di Amt ed è quello che ha seguito il progetto degli assi di forza, difendendolo più volte in occasione di commissioni e assemblee pubbliche. A febbraio 2024, di fronte a cittadini e consiglieri municipali nella palestra della Pgs Auxilium, disse al riguardo: “Sarà inevitabile una revisione di tutto il sistema e costringere a qualche interscambio”. Oggi la candidata sindaca sostenuta dal suo partito ha definitivamente condannato quell’impostazione: “Si chiama rottura di carico, ma per cittadine e cittadini sarà un grosso problema, e lo stesso per il personale Amt, che da tempo raccoglie il malcontento sui disservizi”.
Mai il Pd genovese non ci sta e in una nota replica duramente all’ex sindaco: “Bucci di fronte ai fallimenti di questa giunta riesce nell’incredibile azione di accusa di un dipendente Amt chiamato per la sua mansione a rispondere a doveri. Sconcertano le scuse pretestuose per giustificare un progetto fallimentare come quello dei quattro assi, e indigna vedere il presidente della Regione, nonché burattinaio del candidato Piciocchi, lanciare quella che è più di un’aggressione personale“.
“Il problema non è chi dietro la propria scrivania ha eseguito degli ordini per redigere un progetto, ma chi quel progetto lo ha voluto con l’obiettivo di risparmiare sul servizio per i quartieri popolari e collinari – proseguono i dem -. Non accettiamo strumentalizzazioni sulla schiena dei lavoratori dipendenti e chiediamo rispetto. Bucci invece di fare questi attacchi pensi a tutti i fallimenti della sua giunta in Comune e ora in Regione. La politica ridotta per difendersi a scaricare colpe su lavoratrici e lavoratori non solo dà tutto il suo senso di inadeguatezza, ma fa semplicemente schifo”.
Intanto l’assessore alla Mobilità Sergio Gambino, candidato di Fratelli d’Italia, per l’ennesima volta interviene sul tema: “È ancora una volta sorprendente il pressapochismo con cui la Salis affronta un tema cruciale come quello della mobilità cittadina. È evidente come ignori completamente il progetto. Con un linguaggio populista e allarmistico, cerca di seminare il panico su presunti tagli che non esistono speculando tristemente sulle fasce deboli, con il solo obiettivo di raccogliere consensi in una campagna elettorale che la vede in difficoltà essendo priva di contenuti reali”.
“La cosiddetta rottura di carico non è un’interruzione del servizio, ma un’ottimizzazione pensata per migliorare l’efficienza dell’intera rete, riducendo i tempi di percorrenza e aumentando la frequenza dei passaggi – aggiunge Gambino -. L’interscambio previsto in piazza Galileo Ferraris sarà semplice, veloce e accessibile anche agli utenti più anziani o con difficoltà motorie, offrendo un servizio moderno e capillare. Il progetto non comporta tagli alle linee collinari: al contrario, queste verranno potenziate in termini di frequenza e regolarità. Le linee 37, 47, 82 e 356 continueranno a servire le vie interne di Marassi e Quezzi, confluendo in piazza Galileo Ferraris, snodo strategico da cui si potrà accedere rapidamente all’asse centro, percorso da filobus ogni meno di 3 minuti su corsia riservata. Il sistema integrato tra gli assi di forza e la rete di adduzione offrirà un servizio più affidabile, veloce e confortevole, anche grazie all’impiego di nuovi mezzi sostenibili. Questo nuovo modello non solo non prevede una riduzione dei chilometri percorsi, ma anzi ne prefigura un incremento, rendendo la mobilità pubblica genovese più efficiente e accessibile per tutti”.