Assistenza ai disabili, sit-in dei familiari a Borghetto: “Vogliono privatizzare il servizio”

  • Postato il 26 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Assistenza ai disabili, sit-in dei familiari a Borghetto

Borghetto Santo Spirito. Si sono ritrovati questa mattina davanti al Sestante di Borghetto Santo Spirito per lanciare un messaggio forte: “I nostri figli qui stanno bene. Non stravolgete un servizio che funziona”.

È l’appello dei familiari dei ragazzi con disabilità seguiti dalla struttura di Borghetto che da anni ospita il servizio di assistenza gestito da Asl2. Un presidio diventato punto di riferimento non solo per i pazienti, ma anche per le famiglie, che con il tempo hanno coltivato una totale stima e fiducia negli operatori sanitari.

Andrea Martoccia, del comitato dei parenti dei ragazzi disabili, spiega: “E’ già stato tutto deciso. Ed è stato deciso senza che le famiglie dei ragazzi venissero coinvolte. Abbiamo scoperto del trasferimento e della privatizzazione del servizio quasi per caso a gennaio. Noi vogliamo che il servizio resti pubblico e sia gestito ancora dall’Asl. Siamo andati incontro all’Azienda accettando il cambio di struttura, ma i ragazzi devono comunque essere seguiti dallo stesso personale di Asl che li segue da tanti anni e vuole loro bene. L’Asl ha promosso due bandi esplorativi, che però sono andati deserti. L’Asl paga l’affitto per l’ospitalità nella struttura di Borghetto, quindi i ragazzi potrebbero comunque restare qui. Non vediamo l’urgenza di trasferirli altrove”.

Il trasferimento presso il Pogliani di Loano dovrebbero avvenire a breve: “Ci hanno detto che succederà il 18 agosto. Ci rivolgiamo al presidente della Regione Marco Bucci, affinché ci aiuti a mantenere la gestione del servizio in campo ad Asl. Vorremmo anche restare al Sestante. Ma siamo disposti anche a cambiare, se avremo la garanzia che il servizio resterà sotto gestione pubblica”.

“Il Sestante non è solo un edificio: è un luogo dove si sono creati legami, dove i nostri figli si sentono accolti e al sicuro”, raccontano i genitori. Ma ora quel punto fermo rischia di saltare. Il servizio potrebbe essere trasferito a Loano o comunque altrove. Inizialmente con gli stessi operatori, “ma temiamo che col tempo si vada verso una gestione privata. E allora tutto cambierebbe”, denunciano i familiari.

La causa? L’affitto Sestante è diventato insostenibile per le casse di Asl2. Da qui la decisione di cercare una nuova sede. Due bandi pubblici sono però andati deserti, senza trovare alternative valide.

L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, aveva preso un impegno con i genitori, incontrandoli personalmente all’ospedale di Albenga nelle scorse settimane, e promettendo un secondo bando. Promessa mantenuta, ma ancora una volta l’iniziativa è stata un buco nell’acqua.

Così, oggi, la protesta – pacifica, ma carica di rabbia – è sfociata in strada. Non tanto contro il trasloco in sé, quanto contro lo spettro di un servizio che potrebbe cambiare volto. “Il problema non è il luogo – ribadiscono i genitori – ma chi ci lavora. Vogliamo che resti pubblico e che gli operatori, che conoscono i nostri ragazzi da anni, continuino a seguirli”.

Gianluigi Taboga, presidente onorario di Assoutenti Savona: “Le famiglia dei ragazzi hanno avuto modo e maniera di esprimere le loro opinioni, risultato di 12 anni di esperienza al Sestante di Borghetto. Esiste la necessità di trovare una soluzione concordata, per questo, a livello internazionale, europeo e nazionale, è stata predisposto un percorso di concertazione tra le parti al fine di arrivare ad una soluzione amichevole e ragionevole della vertenza. Questo va fatto sempre con volontà di risolvere i problemi anziché acuirli”.

Il sindaco di Borghetto, Giancarlo Canepa: “Con le famiglie sono sempre stato sincero. Capisco la loro preoccupazione, perché è naturale: sono genitori e parenti di ragazzi con disabilità in procinto di essere trasferiti e perciò sono solidale con la loro preoccupazione. Ma va detto che i motivi iniziali per i quali mi ero attivato per arrivare ad una soluzione sono venuti meno: il servizio non viene dismesso, ma solo spostato di qualche centinaio di metri nel comune accanto, a Loano; non ci saranno costi a carico delle famiglie; per un certo periodo la gestione resterà pubblica al fine di garantire un passaggio di consegne adeguato (e questo è l’aspetto più delicato). Perciò secondo me i motivi per dire no a questo spostamento a mio avviso non ci sono più”.

Assistenza ai disabili, sit-in dei familiari a Borghetto

Durante la manifestazione questa mattina, tra l’altro, è partita una raccolta firme indirizzata all’assessore regionale alla sanità Massimo Nicolò, al direttore generale di Asl2 Michele Orlando, alla direttrice socio-sanitaria Monica Cirone (e al sindaco Canepa e al difensore civico regionale Francesco Cozzi). Recita il testo del documento: “A seguito insoluto grave problema riguardante il trasferimento in altra sede dei ragazzi disabili ricoverati da 12 anni presso la struttura del ‘Il Sestante’ di Borghetto Santo Spirito i componenti del direttivo del ‘Comitato di Solidarietà Familiare’ rivolgono nuovo pressante appello perché sia garantita la continuità assistenziale degli anni passati, con metodi e personale qualificato, alle dirette dipendenze e controllo della Asl2. II metodo per risolvere la vertenza è quello che è stato a suo tempo concordato e che riproponiamo come ‘Accomodamento ragionevole’ previsto e consigliato dalle norme attualmente vigenti. Forti e consapevoli della necessità del rispetto dei diritti rivendicati, a sostegno dei più deboli, si confida che vogliate proporre adeguate ed accettabili soluzioni. La solidarietà espressa anche dai firmatari in calce alla presente, sia considerata come una pressante richiesta che merita adeguata considerazione”.

Alla manifestazione di oggi erano presenti polizia locale e carabinieri per garantire la sicurezza dell’iniziativa, che comunque si è svolta in modo pacifico-

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Il Vostro Giornale

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