Asta auto giudiziaria, come funziona, chi può partecipare e quanto si risparmia

  • Postato il 30 agosto 2025
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  • Di Virgilio.it
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Nel mercato dell’usato c’è un canale che promette prezzi aggressivi ma pretende preparazione: l’asta auto giudiziaria. Parliamo di vendite coattive di beni mobili registrati provenienti da pignoramenti, sequestri, liquidazioni giudiziali o esecuzioni mobiliari, oggi pubblicate sul Portale delle Vendite Pubbliche del Ministero della Giustizia e svolte su piattaforme abilitate con il supporto dell’Istituto Vendite Giudiziarie o di un gestore accreditato.

Prezzo base, offerta minima e aumenti: come funziona

Il cuore della procedura è telematico: il decreto ministeriale 32 del 2015 ha introdotto regole tecniche uniche per la vendita telematica di beni mobili e immobili e ha disciplinato modalità sincrone telematiche, sincrone miste e asincrone. La gara si tiene online, i rilanci sono tracciati e l’offerta telematica segue moduli ministeriali standard. In questo modo l’accesso è più semplice e gli errori formali si riducono.

Ogni avviso di un’asta giudiziaria indica prezzo base, offerta minima e incrementi di rilancio. Il prezzo base deriva dalla perizia o dall’ordinanza; l’offerta minima, quando prevista, consente di proporre fino a un quarto in meno rispetto alla base. In pratica già al primo esperimento è spesso possibile un -25%, fermo il potere del giudice o del delegato di valutare la convenienza o disporre un nuovo tentativo.

Alla domanda chi può partecipare, la risposta è ampia: chiunque, persone fisiche e società, con l’eccezione del debitore esecutato escluso dall’articolo 579 del Codice di proceduta civile. Si può offrire personalmente o tramite mandatario con procura, senza obbligo di assistenza legale. Di conseguenze le aste giudiziarie sono state aperte anche al pubblico retail.

Perizia, chilometraggio e storia manutentiva

La perizia è molto più di una scheda con foto, perché riassume stato d’uso, dotazioni, eventuali danni e talvolta richiama la cronologia revisione e i tagliandi. La tentazione di fermarsi alle immagini è forte, ma la sostanza sta nelle righe dove si parla di anomalie, manutenzioni irregolari, spie accese o mancanza di chiavi di scorta, dettagli che incidono sui costi di ripristino e sul valore residuo, soprattutto nei modelli in cui la componentistica elettronica pesa; controllare in anticipo la coerenza del chilometraggio rispetto alle evidenze documentali e incrociare eventuali codici di intervento scritti in fattura aiuta a distinguere l’affare dal falso risparmio, perché il prezzo basso non compensa una lunga lista di lavori urgenti.

Tra Pec, firma digitale, cauzione e saldo

L’offerente deve disporre di Pec e in molti casti della firma digitale per depositare l’offerta telematica attraverso il modulo ministeriale. Le piattaforme guidano la compilazione, la cifratura e l’invio. L’identità degli offerenti è schermata mediante pseudonimo mentre il professionista delegato vede i dati in chiaro nella propria console.

Prima di partecipare si versa una cauzione indicata nell’avviso, in genere pari al 10%. Agli offerenti non aggiudicatari la somma viene restituita senza interessi. Chi si aggiudica deve salvare il prezzo entro i termini fissati, altrimenti scattano decadenza e perdita della cauzione. È un meccanismo che garantisce tempi certi alla procedura.

Nelle vendite forzate la tutela per vizi è esclusa: si compra nello stato di fatto e di diritto in cui il bene si trova. La formula del visto e piaciuto impone una lettura attenta di perizia e fotografie, la visione presso il custode e la consapevolezza che non sono previste prove su strada né resi.

Dall’aggiudicazione al Documento unico: pratiche e passaggi

Il verbale di aggiudicazione o il decreto della procedura sostituiscono l’atto di vendita ai fini del passaggio di proprietà. Tramite lo Sportello telematico dell’automobilista si ottiene il Documento unico di circolazione e di proprietà e si perfezionano in un’unica operazione gli adempimenti Motorizzazione civile e Pra.

Al prezzo di aggiudicazione si sommano emolumenti Pra, imposte di bollo, diritti della Motorizzazione civile e l’Imposta provinciale di trascrizione calcolata sui kW e sulle aliquote provinciali. Se l’avviso indica che il bene proviene da soggetto Iva può aggiungersi l’Iva secondo le regole di legge.

Molti veicoli arrivano con fermi amministrativi o pignoramenti. In assenza di ordine di cancellazione, il fermo resta efficace, pur non impedendo la trascrizione del passaggio. Nelle vendite forzate il giudice può disporre la cancellazione dei gravami nel decreto di trasferimento, ottenendo il cosiddetto effetto purgativo: leggere con cura l’avviso è decisivo per pianificare tempi e costi.

Ritiro del veicolo e messa in circolazione

Dopo l’aggiudicazione l’auto non torna su strada, perché occorre pianificare assicurazione, logistica e documentazione. La soluzione più semplice per evitare imprevisti è il trasporto su carro attrezzi concordato con il custode, mentre la marcia su strada richiede copertura assicurativa e condizioni tecniche minime di sicurezza. Senza dimentica che può convenire procedere al ripristino in officina prima di esporsi ai controlli su strada.

Le imprese e i professionisti che dispongono di targa prova gestiscono più agilmente il primo spostamento, ma per il privato resta prudente l’opzione del traino o del trasferimento su piattaforma fino all’officina o al luogo di ricovero.

Quanto si risparmia davvero, stime e variabili

Il risparmio dipende da domanda sul modello, stato d’uso, chilometraggio, documentazione e numero di partecipanti. Molte aggiudicazioni si collocano 20–30% al di sotto del valore di mercato, ma il differenziale nasce dalla combinazione di base d’asta, offerta minima e concorrenza in gara. Solo una checklist completa dei costi trasforma il prezzo in un risparmio netto.

Persone giuridiche e partite Iva partecipano alle aste alle stesse condizioni dei privati, salvo incompatibilità di legge. Non è raro che dealer e officine usino l’asta come canale d’approvvigionamento, contando su competenze tecniche e capacità di ripristino che aumentano la convenienza del lotto.

Dinamica delle aste asincrone

Nelle modalità asincrone molti bandi prevedono prolungamenti automatici se arrivano rilanci negli ultimi minuti, per evitare lo sniping digitale. Ogni rilancio è tracciato, la piattaforma notifica gli offerenti e il professionista delegato valida l’esito in console, garantendo trasparenza e par condicio.

Nella pratica conviene pianificare tre momenti chiave. La visione fisica con il custode per verificare carrozzeria, abitacolo e dotazioni; il calendario dei pagamenti, perché il saldo prezzo ha termini perentori; la logistica del ritiro, da coordinare con il custode, considerando eventuali spese di deposito oltre la data limite.

La trasparenza è cresciuta, ma l’asta resta un ambiente in cui il vantaggio di prezzo si paga con la rinuncia a tutele consumeristiche tipiche del B2C. L’acquirente ideale sa leggere un avviso, comprende offerta minima e incrementi, calcola l’Imposta provinciale di trascrizione e emolumenti e sa gestire un’eventuale cancellazione del fermo.

Autore
Virgilio.it

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