Atalanta-Roma, moviola: che bufera sul rigore revocato, Sozza si ricorda dei gialli solo al 90’
- Postato il 13 maggio 2025
- Di Virgilio.it
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Considerato fra i migliori prospetti emergenti dell’arbitraggio in Italia, Simone Sozza – scelto per Atalanta-Roma- dopo una stagione super tre anni fa è andato alternando prestazioni positive ad altre al di sotto del suo talento ma ultimamente non sta sbagliando un colpo. Il 37enne fischietto cresciuto nella sezione di Seregno, paesino della Brianza in provincia di Monza, scelto per, gode di alta stima da parte del designatore Rocchi che ha dimostrato di considerarlo alla pari dei migliori della Can e finora in stagione ha fatto bene.
Ha diretto 9 sfide in Serie A e quattro in B, senza contare una partita della massima serie greca, tre di Europa League, una di Nations League (Serbia-Svizzera), due di qualificazione di Champions e una di qualificazione alla Conference League. Dopo 3 big match di fila l’ultima uscita era stata in Lecce-Como, vediamo come se l’è cavata l’arbitro lombardo ieri.
- I precedenti di Sozza con Atalanta e Roma
- L’arbitro ha ammonito un giocatore
- Atalanta-Roma, i casi da moviola
- La moviola di Marelli
- I dubbi di Calvarese
I precedenti di Sozza con Atalanta e Roma
E’ stata la 14ª volta per Sozza con la Roma, con un bilancio complessivamente positivo — 7 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Sul fronte Atalanta, il bilancio era anch’esso favorevole: 6 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta con Sozza in campo.
L’arbitro ha ammonito un giocatore
Coadiuvato dagli assistenti Bindoni e Imperiale con Collu IV uomo con Abisso al Var e Meraviglia all’Avar, l’arbitro ha ammonito solo Djimsiti (A). Recupero 1′; 5′.
Atalanta-Roma, i casi da moviola
Questi gli episodi dubbi della gara. Al 21′ Angelino rischia il giallo per un fallo su De Ketelaere, con la gamba del terzino spagnolo che sfiora la testa del centrocampista belga. Al 35′ Sozza “grazia” anche Mancini dopo un fallo prima della metà campo ai danni di Retegui, su una possibile ripartenza. Al 63′ l’arbitro assegna un rigore alla Roma per fallo di Pasalic su Konè ma interviene il Var e richiama Sozza all’on field review: l’arbitro rivede le immagini, cambia idea e revoca il penalty.
Il primo e unico giallo solo al 90′ ed è per Djimsiti per un duro fallo su El Shaarawy: diffidato, salterà la prossima gara. Al 95′ proteste per un possibile fallo di mano di Djimsiti su una rovesciata di Pisilli: il difensore prende il pallone in faccia, non è rigore. A fine gara ammonito Ranieri che era andato a protestare con Sozza,
La moviola di Marelli
Sui casi dubbi della gara interviene Luca Marelli. Il talent di Dazn premette: “Nelle fila della Roma mancano due ammonizioni, una ad Angelino e una a Mancini. Il primo per un’imprudenza ai danni di De Ketelaere che viene colpito da un calcio al volto, il secondo per l’italiano che ferma una ripartenza di Retegui a palla lontana”.
Poi sull’episodio chiave di Atalanta-Roma, ovvero il rigore revocato dice: “Episodio al limite. Se vediamo le immagini a velocità reale sembra che ci sia un contatto, il contatto c’è, non è ginocchio contro ginocchio, al massimo sono le due cosce che si sfiorano. È un contatto molto cercato, Pasalic pianta il piede a terra e dopo non c’è un altro movimento verso Koné. Questo rigore non poteva non essere revocato.
Ci saranno polemiche, abbiamo visto dei contatti molto leggeri confermati, ma come vedete è minimo, il calcio di rigore deve essere assegnato per falli che ci sono realmente. Questo è uno sfregamento coscia contro coscia, non può essere considerato come un’infrazione. Molto spesso siamo 50/50, in questo caso sono stato netto perché conoscendo i precedenti questo non è un calcio di rigore che può essere confermato. L’errore principale qui è di Sozza, ha valutato male un contatto davvero molto leggero. Se non avesse fischiato non ci sarebbero stati problemi”.
I dubbi di Calvarese
Sul rigore revocato interviene anche l’ex arbitro Giampaolo Calvarese che, sul suo sito, dice: “È vero che il croato sbaglia l’intervento ed è in ritardo, ma poi pianta il piede a terra fermandosi in tempo e non affondando il contrasto. Si genera per dinamica un contatto, con il ginocchio di Koné che colpisce la gamba dell’avversario, ma la sensazione è che sia troppo lieve per un penalty. Ci sta quindi non assegnare rigore dal campo, ma rimangono forti dubbi circa l’uniformità di giudizio. In altri casi in cui c’è stato un tocco basso, più oggettivo di uno alto, è stata confermata la decisione di campo”